«La Coopservice rispetti il contratto»

 
TESSERA.
Code di auto alla rotonda per l'aeroporto Marco Polo, volantinaggi, cortei in aerostazione, proteste davanti agli uffici di Save e la sede dell'Enac e perfino la minaccia di invasione della pista di decollo e atterraggio degli aerei. La mattinata di protesta di ieri, organizzata dalla Filcams-Cgil e Uil-Trasporti con i lavoratori che assicurano le pulizie in tutto l'aeroporto, è arrivata dopo il tentativo di conciliazione in Prefettura - tra sindacato dei lavoratori e la direzione della cooperativa Coopservice che gestisce l'appalto di pulimento in tutta l'area aeroportuale di Venezia - sul rispetto delle norme contrattuali. «Coopservice - dice Andrea Brignoli dell'Filcams-Cgil - è stata richiamata alle proprie responsabilità anche dal direttore di Enac e si è riservata di rispondere in un ulteriore incontro tra le parti che avverrà in sede aeroportuale presso Enac il 22 dicembre. Ci auguriamo che in quella sede l'azienda cambi atteggiamento».  Il sindacalista ricorda che Coopservice «ha assorbito circa due anni fa la totalità dei lavoratori del pulimento in aeroporto e si è resa fin da subito protagonista di una serie di inadempienze contrattuali. Per questo chiediamo che venga ripristinato il monte ore dei lavoratori, messo in discussione con nuove assunzioni, in palese contraddizione con il fatto che Coopservice aveva dichiarato esuberi per 26 unità e il successivo allontanamento in altri cantieri di 15 lavoratori. Nel subentro dell'appalto, inoltre, i dipendenti delle ditte assorbite da Coopservice non hanno visto riconosciuta l'indennità oraria aeroportuale con un trattamento disomogeneo tra lavoratori che svolgono gli stessi servizi». Da parte sua la Coopservice ricorda, in una nota, che applica quanto previsto dai contratti nazionale e da quello integrativo provinciale e che da mesi ha avanzato precise proposte per rispondere alle richieste dei sindacati, senza ottenere un proficuo confronto. La Coopservice è sempre disponbile, ha concordato un incontro per il 22 dicembre e ritiene contraddittoria la manifestazione di ieri. (g.fav.)

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