Kitesurf vicini ai bagnanti Guardia costiera al lavoro «Controlli e prevenzione»

Rosario Padovano

CAORLE

Kitesurf troppo vicini ai bagnanti, raffica di lamentele su tutto il litorale di Caorle. La Guardia costiera fa scattare i controlli. Da un mese a questa parte si sono fatte molto pressanti le richieste di un aumento di vigilanza sul litorale di Caorle, soprattutto nella zona di Falconera, dove gli appassionati di kitesurf, cioè il surf praticato con la vela, spuntano come funghi da ogni dove, estero compreso, nelle giornate in cui il vento di scirocco soffia fortissimo. Ma gli appassionati di questo sport non fanno mancare la loro presenza nemmeno con la bora. Stanno diventando però “ingombranti” agli occhi degli altri turisti che fanno il bagno a riva. La Guardia costiera per il momento non ha emesso provvedimenti, ma nell’ultimo fine settimana ha predisposto un servizio di controllo massiccio per cercare di convincere i kitesurfisti a veleggiare non troppo vicini alla riva.

Il comandante della Guardia costiera di Caorle Giovanna Maria Girardi ha poi coinvolto le altre forze dell’ordine di Caorle per organizzare un’intera giornata dedicata ai controlli e alla prevenzione da possibili incidenti. Potrebbe svolgersi il prossimo fine settimana, quello caratterizzato dal grande esodo estivo. «Sarà nostro compito», avverte il comandante Girardi, «predisporre una serie di controlli preventivi per evitare che dalle lamentele si passi a veri e propri incidenti in acqua. C’è un limite oltre il quale non si possono tollerare atteggiamenti scorretti».

I kitesurfisti sono innamorati del mare di Caorle. Soprattutto tra Falconera e la Brussa “invadono” in decine il mare alla ricerca delle condizioni ideali per praticare il surf con la vela. —

Rosario Padovano

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