Iva non dovuta sulla Tia Adico ottiene i rimborsi
Iva sulla Tia, in arrivo i primi rimborsi. Una notizia positiva specialmente per chi non ha mai mollato in una battaglia, quella del recupero dell’Iva non dovuta sulla Tia (tariffa di igiene ambientale), che si trascina dal 2009 con la sentenza della Corte Costituzionale. A dare la notizia è Adico, associazione dei consumatori di Mestre, che nel 2017 avviò una richiesta di rimborso che ha coinvolto circa 200 utenti. «L’azienda», spiegano gli uffici legali dell’associazione, «ha provveduto a effettuare i primi pagamenti (con cifre che possono variare dai 30 ai 150 euro) a un gruppo di soci dell’associazione che, a partire da giugno, aveva aderito al servizio offerto con la collaborazione di un esperto del settore».
«Nella prima fase, che come detto ha visto l’adesione di circa 200 persone che tramite l’associazione hanno inviato la richiesta di rimborso, Veritas, pur riconoscendo la fondatezza delle richieste e quindi il diritto alla restituzione delle relative somme ha rinviato le “responsabilità” all’Agenzia delle Entrate (e quindi al Mef) che ha incamerato l’Iva ritenuta illegittima dalla Corte Costituzionale nel 2009 e successivamente da diverse sentenze della Corte di Cassazione anche a sezioni unite», chiariscono dall’associazione dei consumatori, «Nella seconda fase sperimentale, Adico ha coinvolto un gruppo di soci fra quelli che avevano usufruito del servizio e ora ha ottenuto per questi utenti il rimborso degli importi contestati». «Siamo molto soddisfatti», commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico, «Non abbiamo mai mollato e anche quando sembrava che non ci fosse nulla da fare, abbiamo deciso di andare avanti». —
M. A.
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