Italgas, annuncio a sorpresa Via alle bonifiche di Altobello

L’azienda annuncia l’avvio di un complesso intervento ambientale in 4 anni nei terreni abbandonati dagli anni Settanta. Sul futuro confronto col Comune



La notizia è di quelle che destano stupore, anche perché attesa da quarant’anni. La società Italgas ha reso noto ieri che stanno per iniziare, nei prossimi giorni, i lavori di ripristino ambientale dell’area di via Altobello, a Mestre, utilizzata fino agli anni ’70 per la lavorazione e conservazione del legno e successivamente come deposito di materiali. Un’area che oggi si trova tra via Altobello e il retro dell’ex Carbonifera, che ospita in gran parte gli uffici del Polo tecnico del Comune di Venezia. E che da decenni cittadini e amministratori attendono diventi un parco. Italgas, a sorpresa, spiega che sta per avviare i cantieri iniziando dal risanamento del sito. Lavori di bonifica che interessano terreni in abbandono con una superficie di 87 mila metri quadri. Il risanamento durerà quattro anni e avanzerà per stralci.

Italgas ne annuncia i passi essenziali. Si inizia con la «rimozione dall’area sottoposta a bonifica delle alberature interferenti e anche risultanti instabili o ammalorate. L’operazione è stata autorizzata al termine di un complesso processo che ha coinvolto diversi Enti (Regione, Comune, Citta Metropolitana, ARPAV, Soprintendenza delle Belle Arti e Paesaggio) chiamati a esaminare le perizie agronomiche», spiegano dalla società con quartiere generale a Torino. Seguirà la bonifica con il «ripristino ambientale dell’area attraverso la realizzazione di un diaframma impermeabile e la posa di una copertura superficiale». Successivamente partirà la «ripiantumazione del patrimonio arboreo dell’area, secondo un progetto che sarà elaborato in accordo con la Soprintendenza e il Comune di Venezia». «L’avvio dell’opera di bonifica è una notizia che va accolta positivamente e vedremo quale è il progetto che riguarda quest’area di Mestre, su cui non mi risulta siano state ancora presentate proposte», commenta l’assessore all’Urbanistica Massimiliano De Martin. Italgas tornerà quindi a confrontarsi con il Comune per lo sviluppo dell’area di cui si discute, non senza contenziosi, da decenni. Lo scorso anno l’area era stata tra quelle studiate dal workshop di architettura della Università Iuav, che valutava positivamente un mix di funzioni compresa nuova residenza. Vecchi piani prevedevano palazzi verso via Torino e il verde. Non se ne era fatto nulla. La storia di quest’area è decisamente ingarbugliata e ha visto anche sigilli nel 2005 nella parte affittata alla Team Container (produceva traversine) per un inquinamento della falda con scarichi abusivi in canale Salso. La contaminazione era di fenolo o olio d'antracene. Italgas intervenne con una opera per il trattamento delle acque, prelevate e inviate ad un centro specializzato. Storie del passato, inquinato, di Mestre.

E ora si torna a sperare. —



Riproduzione riservata © La Nuova Venezia