Isola Verde, cancellata la spiaggia Il ripascimento non è servito

Le ultime mareggiate hanno messo in ginocchio il litorale più a sud, nessun danno per Sottomarina Serafini (Cisa Camping): «I lavori precedenti sono stati l’ennesima prova di spreco di denaro pubblico»
Di Elisabetta B. Anzoletti

ISOLA VERDE. Cancellata una grossa porzione della spiaggia di Isola Verde. Le mareggiate dei giorni scorsi hanno nuovamente messo in ginocchio il litorale più a sud. Nessun danno invece per Sottomarina, zona campeggi sud, dove la diga sommersa, anche se non ancora finita, ha fermato la prepotenza del mare.

Gli operatori turistici, che contestano le modalità con cui sono stati eseguiti i lavori di ripascimento, chiedono interventi strutturali che mettano fine una volta per tutta alla costante erosione della costa.

Lavori, già progettati, che eviterebbero di buttare letteralmente a mare ogni anno i soldi, pubblici, utilizzati per le operazioni di ripascimento dell’arenile prima dell’avvio della stagione estiva. Di solito la mareggiate più violente, che spazzano via in una notte il lavoro di sistemazione primaverile, avvengono d’inverno. Quest’anno invece Isola Verde è stata disastrata ancor prima della fine della stagione estiva.

«Siamo tornati al punto di partenza», spiega Luciano Serafini, presidente di Cisa Camping, «l'ultimo ripascimento, effettuato con materiale sabbioso di discutibile qualità, ha da tempo preso il largo e si è disperso chissà dove. Questa ennesima prova di inutilità e spreco di denaro pubblico, che non porta alcun tipo di certezze sul piano della costante utilità e salvaguardia ambientale, deve far riflettere chi di dovere per entrare finalmente in un ambito progettuale che preveda, come per Sottomarina, la realizzazione di opere strutturali adeguate collegate a ripascimenti destinati a divenire definitivi».

Su questo punto concordano anche gli operatori di Ascot che da tempo spronano le autorità a trovare le risorse necessarie per dar corso a interventi definitivi, di cui già esiste la progettazione, anche per Isola Verde. A Sottomarina, dove i lavori per la diga sommersa sono stati avviati, le mareggiate non hanno provocato danni.

«La diga ha funzionato», spiega Serafini, «è un’opera di difesa ambientale, utile non solo in chiave balneare, ma soprattutto per la salvaguardia del territorio, per questo auspichiamo che i lavori per terminare la soffolta riprendano nel rispetto di quanto a suo tempo ci è stato garantito, per essere pronti ad affrontare le prevedibili mareggiate autunnali e invernali. Ci auguriamo che la salvaguardia del territorio diventi tema centrale per l’amministrazione attuale e la prossima che arriverà fra qualche mese».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia