Gli amici del rally e della canoa: più di mille all’addio dell’imprenditore Fabio Nosella

Tutta Pramaggiore e oltre hanno voluto salutare Fabio Nosella, l’imprenditore e campione sportivo morto a 51 anni

Rosario Padovano
Due momenti del funerale dell'imprenditore Fabio Nosella, morto a 51 anni
Due momenti del funerale dell'imprenditore Fabio Nosella, morto a 51 anni

Almeno mille persone hanno preso parte questa mattina, 26 luglio, ai funerali di Fabio Nosella, l’imprenditore e campione sportivo mancato a 51 anni martedì.

Tutta Pramaggiore e oltre hanno voluto salutare Fabio, compresi alcuni amministratori o politici come il sindaco, il caro amico Fausto Pivetta, il consigliere regionale Fabiano Barbisan, l’assessora Ketty Fogliani, l’ex assessore regionale al bilancio Gianluca Forcolin e altri.

Commozione, ma anche riconoscenza nelle parole dell’omelia, seguita al Vangelo in cui Cristo sosteneva di essere stato affamato e di aver avuto da mangiare (da alcuni).

«Era un grande uomo. Esprimiamo - ha detto il parroco don Boniface Bikwe - le condoglianze per la morte del nostro carissimo Fabio.

Le parole e i gesti non sono sufficienti per guarire la sofferenza. Tutti in questa chiesa circondano i familiari con amore e tenerezza. Siamo colpiti dalla partenza improvvisa del nostro Fabio. Lo amate ancora e lo sappiamo.

Tutto quello che dovevate fare lo avete fatto e lo riconosciamo. Vogliamo esservi vicini con amicizia per portare questo peso nella dura prova. Gesù nella sofferenza è compagno di strada. Nel dolore c’è la speranza. Portiamo dentro il seme di eternità.

Muore imprenditore, aveva speso la sua vita per gli altri il lavoro e lo sport
Fabio Nosella

L’amore di Dio è più forte delle nostre miserie. Non lasciamoci abbandonare alla perdita di Fabio, apriamo alla speranza che ci concede la fede. Fabio lascia un grande vuoto. La sua figura però lascia anche ricordi meravigliosi.

La prima volta che ci siamo visti mi ha invitato a casa sua. Uomo scherzoso, onesto e disponibile. Uomo laborioso ha donato tanta bellezza e gesti caritatevoli verso chi ha incontrato. Amava la vita. Aveva voglia di vivere. Oggi non siamo qui solo per salutarlo. Ma per ringraziarlo. Di tutto. Molti hanno condiviso questa avventura con lui. Fabio non era perfetto. Ha portato il peso dell’umanità. E aveva una grande carica umana. Fabio hai segnato la vita di tutti. Ci hai insegnato a vivere. Grazie. Grazie. Grazie».

Un triplo ringraziamento rivolto anche ai genitori e alla moglie e i tre figli di Fabio. Sul finire commozione per i canti della Comunione.

I canoisti hanno alzato le pagaie, i rallisti hanno acceso i motori. Gli amici dall’altare. «Nasce il dovere di testimoniare cosa Fabio è stato. In questo dolore la comunità si stringe con affetto per custodire il ricordo di una vita piena e autentica.

Era un uomo capace, riservato e tenace. Ha unito il rigore del lavoro e le relazioni. Si è impegnato come consigliere comunale.

Fin da giovane ha mostrato la determinazione di chi ha affrontato le varie sfide nello sport e nel lavoro. Ha ereditato la profonda attenzione all’altro. Ha fatto crescere l’azienda guardando al futuro con visione. Ha coltivato le sue passioni e i legami. Amicizia e vicinanza si esprimevano con naturalezza. È sempre rimasto se stesso. Nel dolore resta la gratitudine. Nel silenzio c’è l’esempio. Si costituisca la memoria. Ciao Fabietto».

«Ciao papà. Ci hai amato con la follia buona. Eri un pazzo meraviglioso. Vivace. Col sorriso negli occhi e il fuoco nel cuore. Come padre eri il nostro esempio. Ci hai insegnato la forza nei momenti più bui. Ti ameremo sempre».

«Il legame resta forte. Ti ameremo per sempre papà. Ti porteremo con noi in ogni traguardo. Con tutto il cuore. La tua famiglia».

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia