Irruzione in azienda picchiati marito e moglie

Prognosi di 17 giorni per Stefano Venturin, imprenditore noto a Campagna Lupia Meno grave la donna. I carabinieri stanno indagando su un clan di calabresi
foto Ferrari per Poletto, furto alla GS scaffalature di Galliera V.ta per Poletto
foto Ferrari per Poletto, furto alla GS scaffalature di Galliera V.ta per Poletto

CAMPAGNA LUPIA. Si sono presentati tutti e tre insieme decisi a regolare i conti, hanno fatto irruzione negli uffici dell’azienda, hanno rinchiuso in uno stanzino il titolare e la moglie e li hanno riempiti di botte. Da martedì sera proprietari e dipendenti della Gs Scaffalature di Galliera Veneta vivono nel terrore a causa di una famiglia calabrese che imperversa da mesi. L’altro ieri l’ultimo clamoroso atto. Stefano Venturin (già socio al 50 per cento di un’azienda a Campagna Lupia) e Maria Giovanna Santolini, fautori dell’acquisizione che ha permesso di salvare dal fallimento l’azienda di Galliera, sono stati aggrediti da Sergio Bolognino e dai suoi due fratelli Michele e Franco, tutti calabresi trapiantati in provincia di Padova.

L’imprenditore è stato soccorso da un’ambulanza ed è uscito dall’ospedale con una prognosi di 17 giorni, la moglie invece è riuscita a fuggire limitando i danni. Tutto è accaduto davanti ai dipendenti dell’azienda di via Postumia 17/D. Secondo quanto appreso, sarebbe successo perché lunedì, nel giorno di Pasquetta, uno dei soci dell’azienda ha cambiato le serrature delle porte in modo da evitare alla famiglia calabrese di entrare all’interno della ditta.

Ma per comprendere bene la situazione bisogna andare a ritroso di qualche anno, quando Stefano Venturin era socio al 50 per cento di un’azienda di Campagna Lupia. In quel periodo ha conosciuto Sergio Bolognino e i suoi fratelli, che hanno acquisito un 10 per cento della società aiutandolo ad avere la maggioranza. Un vincolo che la famiglia originaria del sud probabilmente ritiene indissolubile e che vuole far valere anche ora, nonostante non detenga quote nella Gs Scaffalature. Alcuni tra i 46 dipendenti della ditta, salvata dal crac verso le fine del 2012, parlano di una presenza quotidiana dei fratelli calabresi all’interno dell’impresa che realizza scaffalature metalliche industriali pesanti. Aspetto questo evidentemente maldigerito dalla proprietà che nel giorno di festa ha deciso di cambiare le serrature. Ed è proprio questo che ha fatto scattare la violenza. Martedì sera in via Postumia, oltre all’ambulanza del Suem, sono intervenuti anche i carabinieri. Tutte le parti coinvolte, aggressori e aggrediti, sono rimasti in caserma fino a notte fonda per spiegare le rispettive ragioni. Dalle dichiarazioni rese, dalla verità emersa, potrebbero scattare ulteriori provvedimenti. Sul fatto stanno indagando anche i carabinieri della Compagnia di Cittadella. La Gs Scaffalature, azienda destinata al baratro, ha trovato nuova vita con la cordata subentrata tra fine 2012 e inizio 2013. Questa situazione però potrebbe mettere nuovamente a repentaglio le sorti dell’impresa.

Enrico Ferro

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