Ironia social e sarcasmo «Neanche un Doge così...»

E.p.

Ironia, tanta. Indignazione, anche. Apprezzamenti, in minoranza. Comparsa da pochissimi giorni e svelata ieri ufficialmente al pubblico, la targa in onore alla fondazione Only The Brave sul ponte di Rialto ha scatenato commenti sui social di ogni tipo e fantasia. Premessa: il riconoscimento “a memoria perpetua” per patron Diesel era previsto fin dal 2013. Si sapeva, insomma. Ma tra il dire il fare c’è di mezzo il mare. Ed ecco che la comparsa ufficiale, incastonata in mezzo ai masegni di Rialto, ha dato il via alla ridda di commenti. Sarcasmo allo stato puro, come sempre del resto, da parte della pagina Venice Goldon Awards che su Facebook ha scritto: «Clamoroso! Soprintendenza Venezia vieta controfinestre in alluminio alla siora Lella ma approva lastra di ottone dorato sul ponte di Rialto».

Più secco e conciso il commento di Venessia.com: «Non ci piace la tarda. Il mecenatismo si fa e non lo si sbandiera in questo modo. Male chi lo ha fatto e chi gliel’ha permesso».

Marco Rosa Salva (Tutta la Città Insieme) con altri cittadini si è spinto ieri mattina addirittura in un’occupazione simbolica”: in piedi, sopra la targa, in modo da coprirla e nasconderla alla vista dando vita a una piccola staffetta dimostrativa di cittadini. C’è poi chi ha scritto che “neanche un Doge ha una targa del genere su nessun monumento”. E chi invece sottolinea la spesa di “cinque milioni per il restauro: anche se gli dedichiamo una targhetta non vedo il problema”. E giù altri altrettanti commenti di contestazione. Insomma, quel rettangolo dorato in alluminio è destinato a far discutere ancora. Chiara invece, e del resto scontata, la presa di posizione dell’associazione dei pubblicitari italiani secondo cui quella targa non ha “né intenti né l’aspetto di una pubblicità”. —

E.P.

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