Invasione delle cimici danni per un milione e agricoltori disperati

Colpiti e rovinati raccolti di frutta, ortaggi e seminativi  Condifesa Veneto: colpa del clima, studiamo una soluzione
Borghesi Nervesa invasione di cimici in azienda agricola Kofler
Borghesi Nervesa invasione di cimici in azienda agricola Kofler

SAN DONà

Invasione della cimice asiatica, danni in agricoltura fino a un milione di euro nel Veneto Orientale. In Italia questo insetto ha già causato un miliardo di danni soprattutto a frutteti e seminativi, ma sono il suo bersaglio anche pomodori, asparagi, peperoni, melanzane, piante di patata e piante ornamentali. E l’insetto “alieno” proliferato oltremisura a causa dei mutamenti climatici ha invaso anche le abitazioni. Tra San Donà, Portogruaro e Jesolo le case e i giardini ne sono pieni. Sono dappertutto, anche nelle auto. E se per caso se ne schiaccia una l’odore è notoriamente nauseabondo. Grande circa un centimetro, resiste al freddo e quindi continuerà a proliferare anche nei prossimi mesi diventando una nuova sciagura per i frutteti e orti. Il primo esemplare in Italia è stato rinvenuto nel 2012. La cimice asiatica ha colpito in prevalenza le regioni del Nord Italia. E il Veneto è tra le regioni più colpite assieme alla Lombardia. Condifesa Veneto, organizzazione che raggruppa 20mila imprese agricole, è già pronta a studiare il fenomeno. Il presidente Valerio Nadal ha analizzato approfonditamente la questione in questi mesi. «I cambiamenti climatici che stiamo vivendo», spiega, «potrebbero essere la causa della proliferazione. Cerchiamo soluzioni alla causa e studiamo come risolvere problema. Attualmente l’uva non è colpita, ma i piccoli frutti a bacca rossa lo sono. Stiamo provando a monitorare i danni, ma una forma così massiccia mai c’era stata fino ad oggi. Non crea danni solo all’agricoltura perché anche le abitazioni ne sono piene».

I danni nel Sandonatese-Portogruarese cominciano ad essere consistenti e già si parla di un milione di euro. Nadal, assieme al direttore del Condifesa Veneto, Filippo Codato, si è già mosso per andare incontro agli agricoltori colpiti: «Abbiamo chiesto alla Regione di farsi parte attiva nel corso della Conferenza Stato-Regioni, affinché questo tipo di patogeno sia tra le cause assicurabili in forma agevolata per gli agricoltori. Sono infatti ingenti i danni causati dalla cimice asiatica alla frutta, agli ortaggi e ai seminativi».

Le specie aliene o proliferate in modo eccessivo sono il frutto amaro dei cambiamenti climatici. La scorsa estate, tanti nel Veneto orientale hanno evidenziato anche un aumento spropositato di vespe che con i loro nidi hanno infestato le abitazioni, trovando ottimo rifugio all’interno delle canne fumarie, i cassoni delle tapparelle. Lavoro per gli apicoltori ed esperti di disinfestazioni che mai hanno ricevuto tante chiamate come quest’estate. —



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