Intesa, disagi per l’accorpamento delle filiali
La riorganizzazione in un unico hub in piazza Ferretto preoccupa i titolari di conti correnti

Valzer di correntisti e rivoluzione nelle sedi di Banca Intesa San Paolo, che a fine ottobre avrà chiuso tre filiali e accorpato le sedi nel palazzetto storico di piazzetta Matter, che diventerà l’hub cittadino dell’istituto di credito. La riorganizzazione della banca è in corso dall’estate, la prima a chiudere è stata la sede di viale Vespucci a giugno, il 22 ottobre abbasseranno la saracinesca anche quella di via Piave e la filiale più grossa, e quella di via Lazzari, fronte Centro Le Barche. Inevitabili i disagi legati al cambio, specialmente per i più anziani.
L’istituto di credito come altri sta ottimizzando gli spazi e chiudendo le filiali più piccole per accentrare i servizi e risparmiare senza tagliare personale. La speranza è che la rivoluzione immobiliare non lasci nuove vetrine in cui specchiarsi in città. All’interno della filiale di via Lazzari, un cartello con una rosa rossa e la scritta «questa filiale si trasferisce, vogliamo invitarvi nella nostra nuova filiale di piazzetta Matter». Nei giorni scorsi si sono verificati alcuni disagi dovuti ai trasferimenti dei correntisti, il che significa coda ai bancomat della piazza, perché quelli di via Lazzari non davano denaro contante.
Il piano d’impresa che scade nel 2017, infatti, ha previsto la riorganizzazione della rete territoriale, creando filiali più grandi e più moderne, ma lasciando orfane zone abituate ad avere la banca a due passi.
Il personale verrà spalmato e redistribuito nella sede di proprietà di piazzetta Matter, a due passi dalla torre di Mestre, un palazzo storico dove di spazio ce n’è in abbondanza. Il restyling già iniziato e che terminerà a fine mese, porterà all’utilizzo di vari piani dell’edificio, che diventerà un vero e proprio hub. La banca di piazzetta Matter verrà ristrutturata con il new concept, un nuovo modo di concepire la filiale nell’ottica dell’accoglienza della clientela e della valorizzazione degli spazi di consulenza. Comodi divanetti all’entrata in quella che dovrebbe diventare nella filosofia della ristrutturazione, la piazza “dell’economia reale”; macchinetta del caffè di ultima generazione, personale addetto alla consulenza, prenotazione degli appuntamenti, ma anche sportelli evoluti aperti 24 h che consentono di effettuare ogni tipo di operazione, orario prolungato fino alle 20 e apertura il sabato mattina. Una riorganizzazione mirata alla riduzione dei costi e alla valorizzazione degli immobili di proprietà. Tre anni fa aveva chiuso la filiale Intesa di piazza Carpenedo, una sede bella ma in affitto, dove oggi c’è il Caffè Retrò. I clienti ora si recano nella sede di via San Donà, che non ha un parcheggio neanche a cercarlo con il lanternino e chi lascia l’auto in strada rischia di impiantare il tram. Sempre a Carpenedo ha chiuso i battenti anche Unicredit e l’unico bancomat è quello del Banco San Marco.
Marta Artico
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