Inquinamento, il Marzenego diventa nero
Noale. Allertata l'Arpav. La scia scura proveniente dal Padovano. Gli scarichi di una cantina industriale hanno invaso l'intero corso d'acqua
NOALE. Ettolitri di vino sono finiti ieri nel Marzenego a Noale. Lo sversamento, con ogni probabilità, proveniva da un'azienda vinicola di Trebaseleghe, forse dopo il lavaggio delle cisterne, e per tutto il giorno le acque del fiume che attraversa la città avevano un insolito colore nero. Secondo l'Arpav, comunque, non dovrebbero esserci problemi per i pesci. L'allarme è scattato verso le 9.30 quando Livo Pelizzon, del Wwf di Noale, andando in municipio ha notato il Marzenego color nero inchiostro.
Subito gli uffici competenti si sono messi al lavoro per risalire al colpevole ma in pochi minuti si è capito che l'uscita non proveniva dal territorio noalese. Allora si è andati a monte e sono state notate delle chiazze nere nella zona di Trebaseleghe. Fino a sera l'Arpav ha cercato di capire da dove provenisse l'inquinamento ma senza esito. Secondo una prima ipotesi si tratta di prodotti o derivati vinosi di una cantina del padovano fuoriusciti dopo il lavaggio delle cisterne. Il problema, però, è che si tratta di svariati ettolitri, poiché tutto il Marzenego a Noale era nero. Nel primo pomeriggio, ad esempio, nella zona della Spalti era ben visibile il colore del fiume dove nuotavano e i cigni. Molti passanti, poi, vedendo il corso d'acqua nell'insolita tinta si sono fermati a fotografarlo. Altro pericolo, poi, riguardava il suo percorso.
Il Marzenego, infatti, nasce dalle colline asolane e fino alla laguna di Venezia, dove sfocia dopo aver attraversato il comune di Martellago e Mestre, si arricchisce di acque provenienti da vari corsi di risorgiva. Ma per gli esperti la situazione dovrebbe essere sotto controllo e lo stesso è stato confermato dal sindaco di Noale Carlo Zalunardo. «Sono stati attivati tutti gli organi competenti - assicura - ma dai primi riscontri non vi è alcun pericolo». Infatti sono stati effettuati alcuni prelievi a Trebaseleghe, dove nel primo pomeriggio il fiume aveva ripreso il suo solito colorito, ma non a Noale dove la situazione era più grave. E qui il Wwf chiude controlli approfonditi. «Sul Marzenego ci sono già problemi di qualità delle acque - continua Pelizzon - che sono sporche da residui non meglio identificati. La città vive in una situazione intollerabile, soggetta ai vincoli di protezione monumentale e paesaggistica. L'inquinamento potrebbe essere dovuto al mancato funzionamento di un impianto di depurazione».
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