«Infortuni sul lavoro Ci vuole una Procura a livello nazionale»
«Servirebbe una Procura nazionale per la sicurezza sul lavoro. Solo così si potrebbero risolvere molti più problemi in Italia in questo specifico segmento». Il procuratore Raffaele Guariniello detta questa linea per affrontare meglio uno degli aspetti più sentiti nel nostro Paese, intervenendo al seminario promosso dal Vega al Centro Cardinal Urbani di Zelarino e dal titolo “Gli obblighi in tema di sicurezza del lavoro”. Guariniello, che è stato protagonista di processi come quelli alla Eternit o alla Thyssenkrupp, spiega la situazione: «in queste ultime ore alla Camera è stata presentata una richiesta per costituire questa super Procura, la questione è tutta in mano al ministro della Giustizia. La stessa Commissione Tofani al Senato vede poi la necessità di un maggior coordinamento tra asl ed enti di sorveglianza. Il Presidente della Repubblica ha rinnovato la necessità di fare di più. Questa potrebbe essere la via da seguire, perchè in Italia ci sono 120 procure, ma molte sono piccole e non hanno personale specializzato o sufficiente. Non tutti possono avere la fortuna che ho io a Torino dove mi trovo con nove persone di valore da coordinare».
Guariniello ha spiegato i motivi della sua proposta così: «girando l’Italia mi sono reso conto che al nord c’è maggiore attenzione, anche da parte delle procure, con più processi e possibilità di fare indagini. Cosa che vediamo anche qui nel veneziano, dove l’attenzione non manca e i processi si fanno davvero. Al sud, invece, vuoi che le procure sono molto impegnate sul fronte della malavita, e il volume di lavoro è enorme, molti procedimenti non si fanno o altri vanno in prescrizione. Il risultato finale è che le aziende sanno che ci sono le leggi ma pensano a volte di poterle violare».
Simone Bianchi
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