Infestazione di pulci all’asilo nido, educatrici in ospedale
E’ successo al nido comunale di Cannaregio. Sambo (PD): «Ci chiediamo come sia possibile che, nonostante il rischio per la salute di lavoratrici e bambini, l’Amministrazione abbia deciso di mantenere aperta la scuola per tutta la settimana»

Quelle che in un primo momento sembravano banali punture di zanzare si sono ben presto rivelate opera delle pulci.
Non un caso isolato, bensì una vera e propria infestazione quella che in questi giorni si è verificata all’asilo nido comunale Arcobaleno, a Cannaregio. Al punto che due educatrici nei giorni scorsi sono state costrette a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Proprio a causa delle punture. Insorge la Cgil che parla di una situazione «surreale» che dura da una settimana.
Il Comune, dal canto suo, fa sapere di aver rispettato tutti i protocolli imposti dall’Usl e di aver già effettuato una completa sanificazione nel pomeriggio di ieri e di averne programmata un’altra (completa di tutti gli ambienti, arredi, tappeti e giochi dei bambini) per lunedì prossimo, così da garantire la riapertura del servizio in piena sicurezza, a partire dalle ore 10. Il problema si è manifestato una prima volta il 5 settembre scorso, a cui ha fatto seguito un immediato intervento di disinfestazione. Senza però risolvere il problema in via definitiva.
«Quando è sorto il problema, appena iniziato l’anno, abbiamo subito segnalato la situazione», spiega Paolo D’Agostino, della segreteria Fp Cgil di Venezia, «Sottovalutare questa situazione ha esposto ad un altissimo rischio per la salute i piccoli utenti della scuola, le educatrici e il personale ausiliario. L’unica misura adottata è stata la riprogrammazione di una nuova disinfestazione a danno ormai subito, con due educatrici già punte e in infortunio. Troviamo gravissimo che, a distanza di giorni, l’asilo sia ancora aperto e che personale e famiglie siano costretti a una convivenza forzata con una situazione che mette in pericolo la loro salute».
Sul punto, il Comune fa sapere che da protocollo dell’azienda sanitaria non è necessario chiudere la struttura in casi simili e che, in ogni caso, nessun bambino ha manifestato sintomi o conseguenze riconducibili alla presenza delle pulci.
«L’episodio», sottolinea l’assessore all’Istruzione Laura Besio, «è stato gestito con tempestività e massima attenzione e discrezione, secondo i protocolli e con il supporto delle autorità sanitarie. Situazioni di questo tipo possono verificarsi in ambienti comunitari, ma il nostro impegno come amministrazione è quello di affrontarle con rigore e trasparenza». Sulla vicenda, la consigliera comunale Monica Sambo (Partito democratico) ha comunicato l’intenzione di presentare un’interrogazione in consiglio comunale per capire come mai la scuola sia stata tenuta aperta in questi giorni.
«Ci chiediamo come sia possibile che, nonostante il rischio per la salute di lavoratrici e bambini, l’Amministrazione abbia deciso di mantenere aperta la scuola per tutta la settimana», dice Sambo, «ma sopratutto è grave che le famiglie siano state avvisate soltanto a distanza di giorni, quando la situazione era già nota da tempo all’amministrazione. In casi come questo, servono trasparenza e una comunicazione chiara e tempestiva: le famiglie devono essere informate subito, non dopo che il problema si è aggravato».
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