Indagini durate alcuni anni Era di casa in un locale di Mira
L’ultima indagine, del giugno 2014, aveva portato al ristorante “Anna e Otello” di Mira. Gli investigatori hanno scoperto come nel ristorante di Luciano Ziliotto era di casa il narcotrafficante vicentino, già arrestato dalla squadra mobile nel 2006 al porto di Genova, quando, appena sbarcato da un traghetto proveniente da Barcellona, era stato sorpreso con sei chilogrammi di cocaina. In quella indagine del 2006 era stato coinvolto anche uno jesolano, Pietro Tasca. Nell’ultima inchiesta, quella della Mobile diretta da Marco Odorisio, torna un veneziano, il ristoratore Luciano Ziliotto sempre con Pozza e con un altro personaggio, Celestino Dal Fossà, 65 anni, di Verona, ma domiciliato da diversi anni proprio a Torre Molinos in Spagna, considerato il corriere che, con auto fornita di doppio fondo, importava lo stupefacente per conto di Pozza. Da anni la Squadra Mobile di Venezia indaga su Pozza e da aprile si attende a Vicenza il via libera al sequestro visto l’indagine avviata dal Procuratore della città berica sull’enorme patrimonio immobiliare di una società, la Antea, che sarebbe stato acquistato con i proventi illeciti della droga, gestito dal Pozza, con varie condanne alle spalle e attualmente recluso nel carcere di Vicenza.
Ora il sequestro di beni immobili è stato attuato in provincia di Vicenza: ci sono due appartamenti a Sarego, tre a Villaga, 5 a Sovizzo, 4 a Altavilla Vicentina, un terreno a Grancona. E ancora, 21 appartamenti, un intero condominio, a Montecchio Maggiore; altri 24 a Pojana Maggiore e ancora due capannoni e due terreni ad Asigliano Veneto. Valore degli immobili, almeno 5 milioni di euro. Un ingente sequestro immobiliare che riporta alla mente un’altra operazione recente delle forze dell’ordine, il sequestro di beni nei confronti di Luca Keke Pan nel quartiere Piave di Mestre. Vicende diversissime, legate da un procedimento di sequestro inconsueto a Nordest. (m.ch.)
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