«In Parlamento è l’ora della pulizia»

MESTRE. Per capire come sarebbe finita, bisognava andare per i mercati, con gli attivisti, a distribuire i volantini cinque stelle, la scorsa settimana.
«Le signore ci dicevano di non sprecare carta, di tenerli, tanto ci avrebbero votato uguale», racconta Federico Munerotto, ingegnere informatico, uno che c’era già alla nascita del movimento. Ieri sera, al bar al Palco di piazzetta Toniolo, diventato il quartiere generale del Movimento, c’erano larghi sorrisi e incredulità, all’insegna del motto: «Ora in parlamento inizia la pulizia». Un risultato, per la maggior parte dei grillini, sperato, ma oltre le aspettative. Il Movimento è, alla Camera, per la quale possono votare anche i diciottenni, il primo partito del Veneziano, con un consenso che raggiunge il 29%, e risultati ben oltre il 30% a Santa Maria di Sala (36%), Mira (35%), e in più in generale in quasi tutta la Riviera del Brenta e nel Miranese. Al Senato, per il quale si può votare al compimento del venticinquesimo anno di età, i dati sono leggermente inferiori: su base provinciale il dato si ferma, si fa per dire, al 27%, il Pd è mezzo punticino sopra, tutti gli altri sotto, a testa in sù. «È normale» dice Marco Da Villa, impiegato alla Camera di Commercio di Treviso, futuro parlamentare veneziano «perché le persone più anziane sono più restie al cambiamento. E in ogni caso il risultato è un successone, in città e provincia, dove siamo stati premiati per le nostre battaglie per l’ambiente. Penso all’opposizione a Veneto City».
La Lega è scomparsa, come fa notare orgogliosamente Flavio Bernardinello, di Favaro Veneto, uno degli oltre 170 rappresentanti di lista del Comune, numero più alto di tutti gli altri partiti: «A Favaro al Senato noi abbiamo preso 771 voti, la Lega 127». La Camera? «Noi 883, loro 133. Sono spariti». Non c’è partita, la Lega è in ko, anche nel Veneto orientale (solo a Musile il Carroccio è al 12%) da dove arriva Arianna Spessotto, 27 anni, di San Donà, capolista alla Camera 2, l’altra nuova parlamentare del Veneziano, che alle “parlamentarie” online del Movimento aveva raccolto 184 voti. «Buona fortuna onorevole» le scrivono sul profilo facebook. Della squadra farà parte anche Emanuele Cozzolino, ingegnere di Mirano di 32 anni, che ieri sera festeggiava con il meet-up del Miranese al “19 Al Paradiso” di Luneo: «Avevamo il polso della situazione, sapevamo che ce l’avremmo fatta. Non sarò solo a Roma, perché i ragazzi di Mirano saranno come me». «Ci siamo visti e ci conosciamo» dice Da Villa spiegandosi di «aver cercato di prepararsi» per il suo nuovo ruolo di parlamentare, anche se «quando andrò lì sarà tutta un’altra cosa».
Tra le priorità? Certo, cambiare la legge elettorale, «perché noi siamo per il ripristino delle preferenze e, come abbiamo sempre fatto, siamo disposti a collaborare con le altre forze per proposte di buon senso». Legge elettorale e legge sul conflitto di interessi, aggiunge Umberto Pirredda, volontario della prima ora che, con un po’ di esperienza in più sulle spalle rispetto agli altri, già si interroga sulla gestione della classe dirigente, e la struttura che, eventualmente, bisognerà dare al movimento: «Perché, inutile negarlo, stiamo diventando tanti». Così tanti che Davide Scano già sogna per il 2015, quando si voterà per il sindaco di Venezia, e l’ambizione del Movimento, per nulla velata, è quella di mettere la bandiera a 5 stelle su Ca’ Farsetti. «I dati su Venezia sono di buon auspicio» spiega Scano, nella convinzione che l’onda di Grillo, tra due anni, sarà ancora alta, anche se oggi il Pd, in città, è ancora il primo partito.
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