In casa di riposo i 40 letti dell’ospedale di comunità

NOALE. Restano confermati i 40 posti dell’ospedale di comunità per Noale così come la sede: la nuova casa di riposo di via De Pol. Niente trasloco, dunque, dentro le vecchie strutture del Pier Fortunato Calvi così come aveva chiesto con un atto d’indirizzo la giunta comunale di Patrizia Andreotti, poi supportata dalla voce del comitato referente per bocca di Livo Pelizzon.
Gli ultimi dubbi sono stati fugati nell’ultima conferenza dei sindaci dell’Asl 13, dove il direttore generale Gino Gumirato ha spiegato come stanno le cose. E le cose per la città dei Tempesta stanno come previsto dalle schede regionali e dalle scelte fatte in passato, ovvero sulla garanzia del numero di posti da attivare in futuro e sul luogo. Per il Pier Fortunato Calvi resta sicuro l’approdo dei dipendenti dell’azienda sanitaria.
Ospedale di comunità. Nella riunione dei giorni scorsi, nessuno ha messo in dubbio le certezze sulla sanità noalese. Anzi, qui sorgerà la struttura residenziale o semiresidenziale in grado di garantire un’assistenza di breve durata, da far nascere laddove c’è l’Unità territoriale per l’assistenza primaria (Utap). E i posti saranno 40, così come riporta la delibera della giunta regionale. Il luogo sarà la casa di riposo inaugurata lo scorso anno. «Restiamo dell’idea», spiega Andreotti, «che il nostro ospedale abbia una sua valenza, specie con l’Utap. Purtroppo si sta svuotando sempre più di servizi. A questo punto dovremmo trovarci con i vertici dell’Asl 13 e fare dei ragionamenti. Nel consiglio comunale straordinario dello scorso novembre, Gumirato aveva parlato di ambulatori, fisioterapia, prelievi».
Trasferimenti. Andreotti parla anche delle ipotesi di trasloco dei dipendenti proprio all’interno dei padiglioni del Pier Fortunato Calvi, di proprietà dell’Asl 13. Un processo molto concreto da qui ai prossimi mesi, considerando che la stessa azienda sanitaria ha già inviato in primavera le lettere di disdetta dei contratti d’affitto del Mariutto di Mirano dal 1 gennaio 2016. Una scelta che mira a razionalizzare i costi e migliorare i servizi.
«Sappiamo che saranno interessati attorno ai 250 dipendenti», fa sapere Andreotti, «e si stanno studiando anche altre ipotesi. Non conosciamo i tempi, anche perché prima si dovrà sistemare la Lungodegenza di Dolo».
Gli spazi con le nuove destinazioni andrebbero ad aggiungersi agli attuali uffici del terzo settore del Comune di Noale (Cultura, Sociale, Sport e Pubblica istruzione), inseriti nel padiglione Ferrante ormai da dicembre 2011.
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