Il sindaco Susanna “assolve” Monica Bars

Musile, resta capogruppo in Consiglio la leghista che ha augurato l’eliminazione fisica di Laura Boldrini

MUSILE. La maggioranza di centrodestra fa quadrato attorno a Monica Bars. Non ci sarà alcun provvedimento nei confronti della capogruppo leghista di Musile, finita nella bufera per il commento «Va eliminata fisicamente» postato su Facebook in riferimento alla presidente della Camera, Laura Boldrini.

Il sindaco Silvia Susanna si è riunita insieme alla maggioranza: Lega, Forza Italia e componente civica. Presente anche Monica Bars, che si è detta dispiaciuta per l’accaduto e ha ribadito le scuse, già affidate a un post su Facebook.

«Chiedo scusa alla presidente Boldrini per il mio commento», ha scritto Bars, «a volte mi faccio prendere la mano, ma voglio chiarire che non era mia intenzione alimentare violenza nei confronti della signora Boldrini. Ma solo fare un commento politico, decisamente mal riuscito. Mi scuso quindi sia con la presidente sia con chi ha letto il mio commento. La violenza non è mai cosa lecita. Mi sono espressa male».

Bars continuerà a sedere in consiglio comunale e rimarrà capogruppo. «Non ci sarà alcun provvedimento», conferma il sindaco Silvia Susanna, «Conoscendo la persona, siamo tutti consapevoli che si è trattato di una stupidaggine, di un errore, non di un qualcosa che voleva volutamente creare questo trambusto. Se fosse stata una sua convinzione, avremmo preso provvedimenti. Ma Monica si è scusata e ha chiarito che intendeva dire un’altra cosa». Il sindaco Susanna ha raccomandato a tutti un utilizzo «moderato e intelligente» di Facebook.

Per il centrodestra, dunque, il caso è chiuso. Ma non è così per il Pd. «Linguaggio violento, mancanza di rispetto istituzionale, scuse confuse e non chiare», attaccano la segretaria metropolitana Gigliola Scattolin e i consiglieri regionali Bruno Pigozzo e Francesca Zottis, «pensiamo che chi non rispetta il proprio ruolo usando un linguaggio violento contro una delle più alte cariche dello Stato non sia degno di sedere in un Consiglio comunale. Chiediamo le dimissioni di Bars, un cambio totale di linguaggio da parte della Lega e un confronto su numeri e fatti, non su paure o sensazioni».

Duro anche il “Comitato bandiera italiana”: «Auspichiamo le dimissioni spontanee di Bars, se no sia rimossa dal sindaco, al quale chiediamo di mettere un freno a questo svilimento delle istituzioni. Se il sindaco non lo farà andremo in piazza». (g.mo.)

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