Il regalo più bello: la Don Moschetta di Caorle è Covid free

L’annuncio della direzione: «A 45 giorni dall’inizio del focolaio siamo sollevati nel dirvi che tutti gli ospiti sono negativi»

CAORLE. Il regalo di Natale per i pazienti della casa di riposo Don Moschetta di Caorle è il ritorno della serenità. A esattamente 45 giorni dal suo ingresso, la residenza per anziani è finalmente riuscita a mettere il virus alla porta, convertendosi dunque in “Covid free”, come si usa dire con un’espressione ormai ampiamente sdoganata. Un sollievo che, però, lascia dietro sé diverse cicatrici.

I decessi di Vittorio Amadio, di 83 anni; di Giannino Schiavon, di 87; di Flora Carrer, di 93; di Alfonsina Centrella, di 95. La struttura era arrivata a contare più di una quarantina di casi, tra ospiti e operatori. Ieri, il più bello degli annunci: «Oggi, 26 dicembre 2020, a 45 giorni dall’inizio del focolaio nella nostra casa, siamo sollevati nel dirvi che tutti i nostri ospiti sono negativi», la comunicazione della direzione della struttura ai parenti degli anziani. Anche per questo, da una settimana, gli ospiti della struttura avevano ripreso a frequentare le aree comuni, in un progressivo, timido ritorno alla normalità.

E si sta ridimensionando anche il focolaio divampato al Mariutto. Anche nella casa di riposo di Mirano, il 24 e il 25 dicembre sono state giornate speciali di scambio dei doni, di fronte alla gioia e alla quasi fanciullesca incredulità degli anziani. Intanto, in vista della prima tornata di vaccinazioni per gli operatori sanitari e gli ospiti delle case di riposo, il direttore generale della struttura, Franco Iurlaro, ha diffuso un comunicato indirizzato a familiari e operatori, anticipando l’imminente apertura delle liste per le candidature. «Candidabili al vaccino sono presumibilmente solo coloro che non si sono ammalati di Covid. Il vaccino non è obbligatorio e sarà soggetto alla raccolta di un consenso informato. Saranno i medici a proporre ai propri pazienti la conferma o meno dell’indicazione a sottoporsi al vaccino». Tornando ai focolai attivi, si stanno ridimensionando i numeri dell’Ire, come dimostra l’ultima rilevazione. Il focolaio dalle dimensioni più importanti rimane quello divampato al centro servizi Contarini, alla Gazzera, dove ci sono 22 ospiti e 21 operatori positivi. Nella struttura di San Giobbe, invece, i contagi sono sei e sei. Si sta esaurendo il cluster alle Zitelle, dove ci sono ancora 5 anziani e 3 lavoratori positivi. Mentre è quasi “Covid free” l’Antica scuola dei battuti, dove i casi attivi riguardano un ospite e due operatori. —



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