Il caso Sereni Orizzonti «Garanzie sul lavoro»

MARCON. Si stanno svolgendo in questi giorni le assemblee sindacali organizzate dalla Fp Cgil all’interno delle residenze di Sereni Orizzonti del territorio. Il sindacato, infatti, vuole vederci chiaro nella vicenda che vede coinvolto il gruppo friulano, leader in Italia nel settore della costruzione di residenze sanitarie per anziani, per questo ha deciso di coinvolgere i sindaci dei Comuni dove le residenze hanno casa.

Nei giorni scorsi si è svolta l’assemblea con i lavoratori della struttura sociosanitaria che si trova a Marcon. «I lavoratori sono preoccupati, temono ricadute», spiega Italia Scattolin (Fp Cgil), «chiedono garanzie e continuità del servizio, irrinunciabile per il territorio». Prosegue: «Come sindacato vogliamo chiedere alla Regione e all’Usl una valutazione sul metodo di accreditamento delle strutture proprio alla luce di fatti come questo, esempio lampante della giungla in cui stiamo vivendo per quel che riguarda il servizio socioassistenziale, dove si evince che non c’è un criterio che premia – anche negli accreditamenti – le aziende affermate nel settore e prive di pendenze». Da qui la richiesta, più volte enunciata, di una riforma delle Ipab. Prosegue: «Finora in quest’ambito non abbiamo ottenuto risposte che ci soddisfano. Chiediamo che gli enti preposti, Usl e Regione, facciano un monitoraggio serio sull’andamento del servizio socioassistenziale e dei parametri di accreditamento e penalità». Nei giorni scorsi Fp Cgil aveva ricordato che «Sereni Orizzonti applica un contratto peggiorativo rispetto a quelli di riferimento per il settore in cui non è riconosciuta la figura dell’operatore sociosanitario». Sereni Orizzonti, dal canto suo, ha rassicurato i territori, spiegando che le strutture vengono passate a un vaglio rigoroso, l’attività di assistenza non si è mai interrotta e le ispezioni hanno confermato la piena correttezza amministrativa di ogni singola rsa. —

Marta Artico

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