«I pini, un simbolo ma noi abbiamo indicato i pericoli»

PIANIGA. «L’abbattimento dei pini marini sull’autostrada A 4 Venezia-Milano che si trovavano sul nostro territorio comunale sono un colpo al cuore per tutti per il simbolo che rappresentavano. Va detto però che proprio come Comune siamo stati fra i primi a segnalare la pericolosità di quegli alberi alle società autostrade».
A dirlo è il sindaco di Pianiga, Federico Calzavara, dopo che lo scorso fine settimana un blitz di Cav, la società che gestisce l’autostrada, ha portato al taglio dei sei pini marittimi che erano stati piazzati negli anni Trenta del secolo scorso quando cioè l’autostrada era sorta.
Calzavara poi ricorda come questo tipo di piante possano diventare un grave problema di sicurezza di fronte a eventi meteo di gravità rilevante come, ad esempio, quelli capitati in Riviera del Brenta con il tornado.
«Se un albero di questi tipo crollasse sulla carreggiata dell’autostrada», spiega, non oso immaginare cosa succederebbe con il transito dei mezzi a velocità sostenute. Si tratta di rischi che non possono essere corsi, visto che si è accertato poi che le piante accusavano anche gravi patologie. Certo, il fatto che se ne vada un simbolo di un tratto del territorio è davvero un segnale del tempo che scorre. Sappiamo comunque che saranno sostituiti da piante simili».
Ricorda con affetto la presenza dei pini anche il sindaco di Vigonza, Stefano Innocente Marangon, che sottolinea come il pino marino non sia una pianta autoctona, crea grossi problemi di manutenzione perché spacca i marciapiedi, solleva l’asfalto, cosa che può essere pericolosissima. Se si vuole mantenere un simbolo, sulla A4 nel tratto fra Venezia e Padova, sottolineano alcuni amministratori del Padovano, si possono piantare altri alberi. —
A. Ab.
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