I disegni dei bimbi di Siria e Libano in fuga dalla guerra diventano arte: da Venezia parte "I draw to Live"

VENEZIA. “IDraw to live”, Io disegno per vivere. È un progetto che nasce a Venezia per aiutare i bambini siriani, prime vittime della guerra che sta distruggendo il loro paese.
Lo ha ideato, curato e lo porta avanti Enas Elkorashy proprietaria del piccolo spazio espositivo "Made in...Art Gallery" in campiello "Lavadori de Lana", ai Tre Ponti. Enas ha messo a disposizione la sua galleria per esporre i disegni dei bambini che vivono nei campi profughi in Siria e Libano. Disegni che chiunque può acquistare, i soldi vengono inviati ai piccoli.
Enas, egiziana di origine, vive da anni a Venezia. Il suo è solo volontariato e con lei collaborano diversi suoi amici italiani e libanesi, tra. Questi ultimi in particolare Safir, giovane filmaker che lavora a contatto dei profughi nei campi. Spiega Enas: "Il mio obiettivo è quello di creare uno spazio di rifugio e di fuga dall’orrore della guerra per offrire un ambiente modesto in cui i bambini possono esprimere i talenti artistici nascosti nel caos della follia della guerra".
Tutto ha inizio nel maggio scorso quando AJ Arabia, pubblica sulla sua pagina FB un video sulla storia di due fratellini siriani che disegnano cartoline, le appendono ad un angolo della strada nel centro di Beirut e le vendono ai passanti. Sono profughi di guerra. Il padre ha difficoltà a garantire condizioni di vita normali ai due figli, soprattutto dopo la morte, colpa i bombardamenti, della madre ad Aleppoe e la fuga dal paese. Fuga che porta a vivere in un furgone nel centro di Beirut. Il padre fa mille sforzi per garantire loro la migliore educazione possibile. Enas Viene a conoscenza della storia e si rende conto che è venuto il momento per lei di impegnarsi a dare un contributo positivo alla vita di quei bambini e nasce “IDraw to live”.
Enas Elkorashy si mette a cercare il padre dei bambini e con l'aiuto dei suoi amici di Beirut, lo trova. Si chiama Abdul Nasser Darawish e lo raggiunge grazie all'aiuto della regista Farrah ALHahshem e al giornalista Abdulrahman Orabi. Raggiunge Beirut con sua figlia che di anni ne ha sei. Trova i piccoli Nasser e Mohammed di 9 e 11 anni. I bambini disegnano la guerra ma anche cartoline di Venezia grazie alle foto che Enas mostra loro. Si organizza la mostra e ai loro disegni si aggiungono quelli di altri 58 bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni, ospiti dei campi profughi dove lavora volontario Safir. E grazie a lui che i disegni arrivano a Venezia.
La prima parte della mostra si è appena chiusa: ma il progetto continua coinvolgendo i bambini italiani che possono disegnare a favore dei loro coetanei siriani. Enas è già stata invitata a portare la mostra in altri paesi europei.
Si può contribuire al progetto, comprando un disegno: basta scrivere alla gallerista enas.elkorashy@gmail.com
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