Hotel e ristoranti frenano la differenziata
Hotel e ristoranti del centro storico “pecora nera” della raccolta differenziata . E’ quanto è emerge dall’illustrazione dello studio, commissionato da Veritas, sulla presenza di scarti nelle differenziate. L’indagine è stata effettuata analizzando la composizione di interi carichi di carta, vetro, plastica, frazione organica e secco nel territorio del Bacino Venezia Ambiente, dove il Gruppo gestisce lo smaltimento e dove nel corso del 2018 sono state raccolte ben 531.103 tonnellate di rifiuti, 156.397 di queste secco residuo non riciclabile.
SCARTI IN DIMINUZIONE Mantenendo uno sguardo complessivo (44 comuni veneziani più Mogliano) emerge la diminuzione (virtuosa) sia della quantità di scarti nelle raccolte differenziate di Veritas che di materiali ancora differenziabili. Ancora più positivo il fatto che per la terza volta Veritas è prima in Italia per raccolta differenziata tra le città metropolitane e il comune di Venezia con il 59,5 % è la prima città per raccolta differenziata dei comuni sopra i 200 mila abitanti su dati 2018. Nel 2019 Venezia raggiunge 61,38 %, migliorando ancora.
IL RECORD
La differenziata dell’intero Bacino è cresciuta nel 2019 fino ad arrivare al 70,74%, quota mai raggiunta prima. La classifica dettagliata della differenziata 2019, vede primo in classifica dei virtuosi il comune di Ceggia con 89,33 per cento di differenziata. Agli ultimi posti, come l’anno passato, ci sono i comuni turistici: Jesolo (59,97 %), Venezia (61,38) e Chioggia (65,89%). La situazione più complessa, è quella del comune di Venezia. Nel 2018, nel centro storico-Murano-Burano sono stati differenziati il 31,7 % dei rifiuti prodotti. A Lido Pellestrina il 73,1 per cento. Mestre terraferma si è posizionata al 72,7 per cento, totalizzando una buona performance. Nel 2019 sono cresciuti di tre punti sia la terraferma che Venezia centro che Lido- Pellestrina.
HOTEL E RISTORANTI
Rimane il fatto che il centro storico penalizza il dato complessivo del territorio veneziano, e a sua volta quest’ultimo subisce il “peso” in negativo, di hotel e ristoranti, grossi conferitori. L’ad di Veritas, Andrea Razzini ha confermato che se tutti i rifiuti fossero stati differenziati in modo corretto, la percentuale di raccolta differenziata sarebbe arrivata, in centro storico, al 55,7 per cento. Nel mirino gli imballaggi di vetro, plastica e lattine. Commentando il trend positivo di Venezia, l’assessore al Bilancio, Michele Zuin, non ha mancato di sottolineare il dato: «Le cifre dicono che le famiglie fanno la loro parte, vanno ora inquadrati i grandi alberghi e i grandi ristoranti che devono orientarsi verso questa raccolta e farla con più criterio». Sono loro, insomma, a frenare percentuali di differenziata e margini di miglioramento. L’obiettivo di Veritas, che distribuirà nelle bollette volantini differenziati per tutti i 44 comuni più Mogliano con i dati e i margini di miglioramento e risparmio, è quello di spingere sulle buone pratiche. All’interno delle differenziate, nel 2018 sono state trovate 18.611 tonnellate di rifiuti e frazioni estranee (19.338 nel 2017). Si è sensibilmente ridotta all’interno del secco residuo la quantità di materiali ancora riciclabili (70.013 tonnellate, contro le 90.815 del 2017). Tutto questo ha portato alla crescita della percentuale di raccolta differenziata, che nel 2018 è al 69,16%. Se il calo rappresenta un evidente miglioramento della situazione, aumentano i costi dello smaltimento dovuti agli errori di conferimento (circa 8 milioni di euro nel 2018) che potrebbero essere risparmiati. All'incontro ha partecipato anche Claudio Grosso, presidente Bacino Venezia Ambiente. —
Marta Artico
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia