Hotel di lusso Hilton all’ex Orto Botanico

Il progetto prevede di ripristinare anche l’area verde Già mille firme contro il progetto con la Municipalità
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 24.02.2016.- Area ex enel, San Giobbe. abbandono e degrado. zona impianti sportivi.
Interpress/M.Tagliapietra Venezia 24.02.2016.- Area ex enel, San Giobbe. abbandono e degrado. zona impianti sportivi.

VENEZia. Meglio un’area «intatta» e senza usi speculativi ma lasciata nel più totale degrado, come è avvenuto fino ad oggi, o trasformata in un albergo di lusso ma anche con spazi di uso pubblico? Quello che sta avvenendo per l’area dell’ex orto botanico di San Giobbe ripropone un interrogativo che sempre piùspesso si presenta per le aree dismesse della città storica e che divide opinioni e coscienze. Per circa vent’anni l’area ex Enel, che doveva essere recuperata con un complesso residenziale un parco urbano secondo il progetto della società San Giobbe srl, poi fallita, è diventata di fatto una sorta di giungla, discarica alle porte della città, nel disinteresse generale, a cominciare da quello del Comune. Ora si è fatto avanti l’imprenditore pugliese Leonardo Marseglia, già proprietario dell’Hilton Molino Stucky, che l’ha acquisita, rilevando i debiti della San Giobbe srl e che sta per presentare al Comune un progetto con richiesta di variante urbanistica per realizzare appunto nell’area un albergo di lusso sempre a gestione Hilton. Ma è un’ipotesi che non piace a parte della cittadinanza, che ha già lanciato una raccolta di firme che ha raggiunto quota mille e alla stessa Municipalità di Venezia che organizzerà per metà aprile un’assemblea pubblica per discuterne. Il presidente della municipalità veneziana Giovanni Andrea Martini cita la lettera di una cittadina inviata alla Municipalità a cui è stata girata la raccolta di firme «Vi prego, non trasformate l’area verde dell’ex orto botanico di San Giobbe» scrive la cittadina «in un nuovo albergo. Sarebbe l’ennesima pugnalata inflitta a Venezia. La nostra città sta lentamente morendo perdendo giorno dopo giorno pezzi della sua anima e questo va a discapito anche del turismo. Come si può non lasciare ai cittadini» sottolinea Martini «la possibilità di fruire di un’area verde di cui Venezia ha assolutamente bisogno? Si sottraggono gli spazi verdi e aumenta l’inquinamento fuori controllo. L’ex orto botanico si trova in una zona ad alta densità abitativa con bambini ed anziani che potrebbero godere tutti i giorni di un’area verde loro dedicata. Come si può pensare ad un ulteriore albergo?». Va detto, per completezza di informazione, che il progetto Marseglia prevederebbe il ripristino dell’Orto Botanico aperto a uso pubblico, due ponti di collegamento e che i promotori hanno già raggiunto un accordo preliminare con l’adiacente parrocchia di San Giobbe per il rifacimento di campo di calcio, di calcetto e di basket della oltre alla pavimentazione dell’ingresso della parrocchia. L’ultima parola al Comune. —

E.T.

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