Hai dell’amianto in casa? Arrivano i contributi per la microraccolta domestica
Vecchie caldaie, lastre di eternit, pannelli (integri) ora possono essere smaltiti dai cittadini della città metropolitana presentando domanda a Veritas Spa, grazie ai contributi del Consiglio di bacino. Ecco cosa fare e perché è importante eliminare questa pericolosa sostanza

Il Consiglio di Bacino Venezia Ambiente, in collaborazione con il gestore del servizio Veritas Spa, avvia il servizio di microraccolta di materiali contenenti amianto per tutti i 44 Comuni della Città Metropolitana di Venezia e Mogliano Veneto, con uno stanziamento di 345.250 euro dedicato a civili abitazioni e relative pertinenze.
I cittadini dei Comuni del Bacino Venezia che faranno richiesta del servizio a partire dal 10 novembre 2022, riceveranno un kit per la rimozione e confezionamento da effettuarsi in autonomia con dispositivi di protezione individuale e messa in sicurezza dei materiali, che verranno poi ritirati e smaltiti da società specializzata. L’amianto deve essere presente nelle abitazioni, garage, rimesse e pertinenze e può presentarsi sotto forma di lastre, pannelli, rivestimenti e manufatti come tubature, canne fumarie e altri oggetti.
All’atto di invio della richiesta per l’accesso alla microraccolta l’utente, oltre a compilare la modulistica che troverà nel sito di Veritas, dovrà inviare delle fotografie che verranno valutate per ottenere l’assenso alla rimozione e successivo ritiro. Potranno essere rimossi solo materiali integri, non rotti o danneggiati, per un quantitativo massimo di 1.000 chili per i manufatti o 75 metri quadrati nel caso di lastre o pannelli, posizionati a un massimo di 3 metri da terra.
Escluso il centro storico e isole di Venezia
Per il Comune di Venezia gli interventi possono essere svolti nelle aree della Terraferma, Lido e Pellestrina. Il contributo per Lido e Pellestrina sarà maggiorato.
Allo stato attuale il Centro storico ed Isole sono esclusi perché il servizio non trova corrispondenza con le Linee guida approvata dall'assemblea del Consiglio di Bacino, in particolare il conferimento del materiale confezionato in luogo privato non accessibile ad automezzi meccanici.
La richiesta
Può essere fatta dagli intestatari delle utenze domestiche, purché in regola con i pagamenti della TARI/TARIP e il contributo erogato da Venezia Ambiente sarà erogato per un singolo intervento relativo ad immobile e/o relativa pertinenza. Dopo 15 giorni dall’invio della richiesta il gestore comunicherà l’accettazione o meno, in caso positivo è disponibile un servizio ordinario con ritiro entro 60 giorni o urgente (30 giorni).
Il servizio è a corrispettivo
Il Consiglio di Bacino per incentivare la microraccolta stanzierà 250 euro di contributo per intervento ed il numero di interventi è parametrato al numero di abitanti per comune. Per il Comune di Venezia in particolare sono previsti € 103.000,00 pari a 412 interventi.
Il contributo di 250 euro erogato dal Consiglio di Bacino Venezia Ambiente viene scontato direttamente in fattura.
Dove informarsi
Dal 2 novembre 2022 per maggiori informazioni si possono consultare la pagina informativa predisposta sul sito dell’ente:
https://www.veneziaambiente.it/microraccolta-amianto e i siti dei gestori ove rinvenire la modulistica: VERITAS (https://www.gruppoveritas.it/microraccolta-amianto) – ASVO (https://www.asvo.it/servizi/microraccolta-amianto).
Perché l’amianto è pericoloso
La presenza delle fibre di amianto nell’ambiente comporta inevitabilmente dei danni a carico della salute, anche in presenza di pochi elementi fibrosi. E’ un agente cancerogeno. Particolarmente nocivo per la salute è il fibrocemento (meglio conosciuto come “eternit”), una mistura di amianto ecemento particolarmente friabile e quindi soggetta a danneggiamento o frantumazione. Lo spiega bene questo dossier del ministero della Salute.
Infatti, una volta inalate, le fibre si possono depositare all’interno delle vie aeree e sulle cellule polmonari e possono rimanere nei polmoni per diversi anni, anche per tutta la vita. La presenza di queste fibre estranee all’interno dei polmoni può comportare l’insorgenza di malattie come l’asbestosi, il mesotelioma ed il tumore dei polmoni. Il mesotelioma è un tipo di tumore che si sviluppa a carico della membrana che riveste i polmoni (pleura) e gli altri organi interni. La sua casistica è fortemente relazionata alla presenza di asbesto aerodisperso e la sua comparsa si manifesta dopo 15-30 anni, spiegano dal Ministero della Salute. Ricerche dell'Istituto Superiore di Sanità hanno evidenziato che nel periodo 2010-2016 nel nostro Paese, in media sono stati stimati 4.410 decessi all’anno attribuibili ad esposizione ad amianto (3.860 maschi, 550 femmine): 1.515 per mesotelioma maligno, 58 per asbestosi, 2.830 per tumore polmonare, 16 per tumore ovarico
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