Conti falsi per avere contributi dal Comune di Jesolo, condannata la Gymnasium
La storica società di ginnastica artistica Gymnasium di Villorba per cinque anni ha dichiarato minori introiti così da avere maggiori sovvenzioni: dovrà restituire all’ente 125 mila euro

Contributi pubblici ottenuti tramite «false rendicontazioni» per organizzare il torneo internazionale di ginnastica artistica di Jesolo, dal 2015 al 2019: la Corte dei Conti del Veneto condanna per danno erariale – in solido tra loro – la Gymnasium di Villorba e l’ex legale rappresentante Francesca Allegri (in contumacia), imponendo il pagamento al Comune veneziano di 125 mila euro, pari alle risorse erogate all’associazione sportiva dall’amministrazione pubblica a copertura di «un disavanzo, in realtà inesistente, nella contabilità relativa all’evento».
Stando a quanto riportato nella sentenza del 9 luglio, Francesca Allegri, legale rappresentante della Gymnasium all’epoca dei fatti, avrebbe dichiarato, nelle domande di contributo presentate al Comune di Jesolo dal 2015 al 2019, incassi «di gran lunga inferiori rispetto a quelli ottenuti», indicando solo il numero dei biglietti venduti nella prima giornata della manifestazione. Per le richieste legate al 2017-2018 sarebbe stato inserito solo l’importo imponibile incassato, «rendendo più ampio il divario fra le entrate falsamente dichiarate e quelle effettivamente realizzate».
La Gymnasium, scrive la Corte dei Conti, avrebbe fatto risultare così un disavanzo nelle spese organizzative, ottenendo dal comune di Jesolo «una sovvenzione di 25 mila euro per ciascuna annualità» (da cui deriva la condanna alla restituzione di 125 mila euro).
La storica società di ginnastica artistica, difesa dall’avvocato Luigi Fadalti, aveva evidenziato, nella memoria, come l’illecito erariale dovesse essere riferito «in via esclusiva» all’ex legale rappresentante Allegri, in quanto «avrebbe agito in via del tutto autonoma». E, in parallelo, aveva contestato l’ammontare del danno, ponendo l’accento sulla necessità di «considerare la portata delle maggiori spese sostenute».
Quanto al primo punto, la Corte dei Conti precisa come il «comportamento illecito sia direttamente e specificamente attribuibile all’associazione Gymnasium quale soggetto agente in prima persona nei confronti dell’amministrazione erogatrice». E puntualizza come «l’amministratore di una società privata destinataria di fondi pubblici sia soggetto alla responsabilità per danno erariale e alla giurisdizione della Corte dei conti».
Motivo per cui sono state condannati sia la società che Francesca Allegri, amministratore delegato all’epoca dei fatti. «Non ci sarà impugnazione della sentenza, considerando che la vicenda non riguarda la gestione odierna. La società attuale non ha alcuna parentela con quella dell’allora legale rappresentante Allegri», precisa l’avvocato Luigi Fadalti, che ha difeso la Gymnasium.
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