Artigiano precipitato dal lucernario, era salito in bermuda e scarpe da tennis

Restano molto gravi le condizioni dell’artigiano intervenuto per ripulire le grondaie della Standhouse a Santa Maria di Sala

Alessandro Abbadir
Da qui è caduto l'artigiano cinquantenne salito sul tetto per pulire le grondaie
Da qui è caduto l'artigiano cinquantenne salito sul tetto per pulire le grondaie

Restano sempre gravissime le condizioni di M. G. , il 50enne di Santa Maria di Sala precipitato dal tetto di capannone dell’azienda Standhouse in via Achille Grandi in zona industriale a Caselle di Santa Maria di Sala.

L’uomo è ricoverato in coma farmacologico in Terapia Intensiva dell’ospedale dell’Angelo di Mestre. Al momento della caduta sembra, questo è quando dicono alcuni testimoni, non stesse utilizzando i dispositivi necessari per la sicurezza nei luoghi di lavoro. Era salito su una impalcatura mobile in pantaloncini corti e scarpe da ginnastica (quando invece sono necessarie se si lavora in altezza, tute con imbracature e scarpe ad hoc).

Al lavoro anche se non stava bene

L’artigiano, originario della Romania, risiede a Santa Maria di Sala e ha una propria ditta individuale. Da quanto raccontato dalla moglie alle forze dell’ordine e ai titolari dell’azienda che gli avevano commissionato il lavoro, l’uomo martedì scorso 2 settembre non si sarebbe dovuto recare al lavoro, perché non stava bene, accusava dei tremori forse aveva la febbre. Ed invece si è presentato lo stesso per eseguire il lavoro

Non era la prima volta che l’azienda Standhouse incaricava l’artigiano per dei lavori di manutenzione alle grondaie del capannone, lavoro che ha sempre eseguito ad opera d’arte e senza alcun problema di sicurezza.

Infatti, secondo i documenti dei titolari della Stanhouse il 50enne era stato chiamato già due volte dal 2023 e sempre nell’edificio di Caselle di Santa Maria di Sala (che si occupa di allestimenti fieristici e dà lavoro a una dozzina di lavoratori). E in quelle due occasioni tutto era filato liscio.

L’azienda

«Non ci siamo accorti» spiegano nell’azienda «che martedì verso le 11 era arrivato. Di solito passa in segreteria ma stavolta, a quanto si è capito, è andato subito all’impalcatura mobile e ci è salito sopra. Qualcuno dei dipendenti ad in certo punto ha sentito un tonfo senza urla. Si pensava a un bancale caduto invece lo abbiamo visto a terra immobile. Aveva un capellino, scarpe da ginnastica e pantaloncini corti. È stato subito soccorso. Subito dopo la caduta sembrava che potesse riprendersi: era lucido e ha spiegato cosa gli era accauto prima di essere portato via con l’elisoccorso all’ospedale di Mestre».

Mercoledì 3, con l’ausilio di un drone, i militari dell’Arma e i tecnici dello Spisal hanno controllato se sul tetto ci fosse del materiale da lavoro lasciato dal 50enne, ma non è stato trovato nulla.

A chiarire cosa è successo ci penserà comunque la magistratura. «In questo momento, a parte l’area in cui si è verificata la caduta, non c’è stata alcuna azione di sequestro da parte della Procura», fanno sapere i titolari della dinna. «Speriamo» proseguono che possa guarire e ristabilirsi presto».

Anche il sindaco di Santa Maria di Sala Alessandro Arpi si è interessato alla vicenda. «Ho contattato la famiglia» ha detto «spiegando che il Comune si mette a disposizione per ogni loro esigenza. Augurando ovviamente al nostro concittadino di guarire presto».I prossimi giorni saranno decisivi per capire le condizioni dell’uomo, in attesa delle mosse della Procura. —

 

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