Gli alpini veneziani a Trento

SAN DONÀ. Non solo fanti piumati. In concomitanza con Piave 2018, andrà in scena anche l’Adunata nazionale degli Alpini che, giunta alla 91^ edizione, si terrà quest’anno a Trento. Saranno circa un centinaio le penne nere della nostra provincia che sfileranno nel capoluogo trentino. Un primo gruppo partirà già oggi, con quattro camper e una serie di mezzi, per allestire il “Campo Venezia”. Il comitato organizzatore dell’adunata, infatti, ha messo a disposizione un terreno dove i nostri alpini, insieme a quelli della sezione Marche, allestiranno un campo base, con tendoni e cucine da campo.
«Sono almeno cinque anni che stiamo accrescendo le nostre attrezzature per poter vivere così l’adunata, da campeggiatori o quasi», commenta Franco Munarini, presidente della sezione di Venezia dell’Associazione alpini (Ana). Domani partiranno alla volta di Trento il gruppo alpini di Mestre e quello di San Donà con il suo coro. Il gruppo mestrino alloggerà a Malosco insieme a quello di Portogruaro, che sarà presente anche con il coro del proprio gruppo alpini. Quest’anno non ci sarà il corteo a piedi con i mezzi storici, che lo scorso anno percorse tutto il Veneto Orientale per raggiungere Treviso, allora sede dell'Adunata. Vista la distanza con Trento, la trasferta si farà in camper o in macchina.
Ma non mancherà un’iniziativa significativa. L’associazione “I cosacchi nel mondo” ha voluto promuovere una sorta di gemellaggio con l’Italia e con gli alpini, realizzando una copia dell’icona della celebre Madonna del Don. La copia dell’icona è stata esposta in questi giorni nella chiesa di San Carlo dei padri Cappuccini a Mestre, al fianco dell’originale che qui è custodita. Ieri alle 18 la copia fedele è stata benedetta. Sarà poi portata a Trento, dove verrà esposta insieme a una tavola ritrovata in Russia. Quindi verrà trasferita in Russia.
A Trento le celebrazioni per l’Adunata scatteranno domani e prevedono vari appuntamenti simbolici, come la cerimonia interreligiosa che si terrà a Rovereto alla Campana dei Caduti. D’altra parte quest’anno non è come tutti gli altri, coincidendo con la conclusione del centenario della Grande Guerra. «Sono date e luoghi simbolici un po’ per tutti», conclude Munarini, «è simbolico anche essere a San Donà per i bersaglieri. Ci dispiace per la concomitanza perché avremmo voluto e potuto essere presenti anche a noi in riva al Piave. Poi simbolico sarà anche il raduno triveneto che faremo il 17 giugno a Vittorio Veneto». Per la sfilata conclusiva di domenica, gli alpini veneziani faranno parte del raggruppamento che partirà intorno alle 16.30, dopo le penne nere friulane. Considerate le dimensioni del raggruppamento, è probabile che il gruppo veneziano possa partire intorno alle 17 o alle 17.30. Ma nelle maxi adunate alpine, si sa, che un po’ di ritardo è fisiologico. (g.mon.)
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