Morto a 18 anni durante lo stage: il titolare dell’azienda patteggia due anni

Per l’incidente costato la vita a Giuliano De Seta di Salgareda pena di un anno e 4 mesi al responsabile della sicurezza della Bc Service di Ceggia

Eugenio Pendolini
Giuliano De Seta morto a 18 anni durante uno stage in azienda
Giuliano De Seta morto a 18 anni durante uno stage in azienda

Sono passati quasi tre anni da quel 9 settembre 2022, quando un’enorme lastra d’acciaio si staccò da un carro ponte e travolse il 18enne Giuliano De Seta di Salgareda, durante le sue ore di scuola lavoro alla Bc Service di Ceggia, uccidendolo sul colpo.

Gli indagati

Per quell’incidente sul lavoro erano stati iscritti a registro degli indagati per omicidio colposo l’amministratore unico della società, Luca Brugnerotto di Salgareda, che è anche socio principale; la preside dell’istituto tecnico Da Vinci di Portogruaro frequentato dal ragazzo, Anna Maria Zago e un docente dell’istituto, quali responsabili e tutor del progetto di alternanza scuola-lavoro. Infine il responsabile della sicurezza della Bc Service, un consulente esterno.

La sentenza

Il 2 luglio, davanti alla giudice Claudia Ardita, la vicenda giudiziaria è chiusa con due patteggiamenti e con l’archiviazione di altre due posizioni.

L’amministratore unico della società, Brugnerotto (avvocate Elisa Finotto e Alessia Telesi), ha patteggiato una pena di due anni (pena sospesa); Sandro Borin (avvocato Andrea Niero), responsabile del documento valutazione rischi, ha invece patteggiato una pena di un anno e quattro mesi. Entrambi erano accusati di omicidio colposo. Archiviata invece la posizione della dirigente dell’Itis Portogruaro, la professoressa Anna Maria Zago e del tutor Attilio Sguerzi, avendo riconosciuto nel loro caso un ruolo marginale.

L’udienza

Nell’udienza davanti al gip, è emerso come in un primo momento fosse stato indagato con l’accusa di omicidio colposo connesso alla carenza di misure di sicurezza anche l’operaio che quel giorno stava lavorando con il diciottenne in alternanza scuola lavoro. La Procura, con il pubblico ministero Christian Del Turco titolare dell’inchiesta, aveva inizialmente chiesto l’archiviazione dell’operaio. L’avvocato Luca Sprezzola, rappresentante della famiglia De Seta, si è tuttavia opposto. Per questo motivo, il gip ha fissato un’udienza ad hoc nei prossimi mesi.

Chi era Giuliano

Si chiude così questo primo capitolo di una vicenda dolorosa. Il ragazzo frequentava la classe V della sezione elettrotecnica del Da Vinci, era impegnato nel sociale, con tanti interessi e passioni.

Nei mesi scorsi, con il risarcimento alla famiglia – che non può certo lenire il dilaniante dolore per la morte di un figlio a 18 anni, ma ha importanza ai fini della giustizia penale – si era sbloccato il procedimento per la morte del ragazzo, studente dell’Itis di Portogruaro. Il pm Christian Del Turco aveva i dato tempo alle parti per trovare un’intesa sui risarcimenti, che le assicurazioni sia dell’azienda sia della scuola hanno pagato nel marzo scorso: in questo modo la famiglia di Giuliano De Seta – rappresentata dall’avvocato Luca Sprezzola – non è più parte civile ed è uscita dal processo.

La vicenda di Giuliano aveva provocato le proteste degli studenti per le condizioni di scarsa sicurezza garantite in alcuni contesti di alternanza scuola-lavoro. A fine maggio, una borsa di studio erogata da famiglia, aziende e scuola era stata dedicata proprio a De Seta.

«Questo è per noi il modo migliore per onorare la sua memoria», era stato il commento della mamma di Giuliano, Antonella Biasi, «quella di un ragazzo che aveva una straordinaria voglia di vivere, che era impegnato anche nel volontariato. E soprattutto un giovane che aveva davanti a sé una intera vita e tanti progetti da realizzare. Di come è morto e dei processi non è il momento di parlare: pensiamo a questa iniziativa per ricordarlo e per aiutare altri giovani come lui». —

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