Giudici onorari, una settimana di sciopero

Protesta contro la riforma in atto al Ministero. Da lunedì a venerdì previsti disagi in tribunale

Il Tribunale di Venezia rischia se non il blocco, di rallentare bruscamente la propria attività, la prossima settimana. Come tutti i Tribunali di tutt'Italia e, a cascata, le Procure.

Dal 20 al 24 febbraio c’è la protesta dei vice pretori onorari, dei giudici di pace, dei giudici onorari, laureati in giurisprudenza, avvocati in altri fori che svolgono funzioni di pubblici ministero e giudici in centinaia di procedimenti che riguardano reati dal grande impatto sociale: dalla guida in stato di ebbrezza ai furti, dagli stupefacenti alle minacce, alle percosse, dalle lesioni alle ricettazioni, dalle violazioni urbanistiche alla truffa, all'immigrazione clandestina, in questo modo agevolando lo smaltimento delle migliaia di fascicoli che oberano gli uffici giudiziari e permettendo ai magistrati ordinari di concentrarsi sulle indagini e sui procedimenti più importanti.

Nelle scorse settimane si è diffusa la notizia che il ministero di giustizia sta lavorando a una riforma che modifica radicalmente l'attività di questi avvocati-magistrati, con ipotesi di riduzione del loro lavoro a non più di un giorno a settimana e per un massimo di due quadrienni, contro i 4 mandati attuali. Apriti cielo: 82 procuratori hanno chiesto un incontro urgente al governo, sostenendo che i magistrati requirenti ordinari sono ormai una componente rilevante degli assetti delle Procure, che senza la loro attività si troverebbero in grave crisi, con i pm costretti a passare le giornate in udienza invece che a coordinare le indagini. Il ministro ha promesso attenzione, ma la situazione è ancora molto incerta.

Così, a Venezia, la prossima settimana si asterranno da udienze e attività di preparazione dei fascicoli 15 dei 16 vpo in servizio. Solo a Venezia il 100% dell'attività dei giudici di pace è coperta da vice procuratori onorari, il 100% delle convalide di arresto e direttissima di sabato, nei giorni di festa e nella pausa estiva; l'80% delle accuse davanti al giudice monocratico, come il 90% delle cause civili che richiedono la presenza della Procura.

«La magistratura onoraria dà un contributo decisivo all'amministrazione della giustizia, di cui non si può fare a meno», commenta il procuratore reggente Adelchi d'Ippolito. Qui la prossima settimana i pm ordinari saranno dirottati in udienza, ma lo sciopero dei magistrati onorari si farà sentire. «Sia chiaro, non vogliamo assolutamente diventare magistrati per usucapione», commentano Cristiana De Nardi e Massimo Bruni, due dei vpo veneziani, «siamo i primi a chiedere una riforma dell'ordinamento che ci riguarda, per uscire dall'incertezza dei rinnovi annuali, ma dev'essere riconosciuto che il nostro è un lavoro: al momento si viene pagati a giornata di udienza e per chi lavora quasi tutti i giorni significa circa mille euro al mese. Chiediamo garanzie sui minimi retributivi e gli oneri previdenziali, un tavolo tecnico di confronto al ministero, di superare quest'ipotesi di vincolo di un solo giorno di lavoro a settimana». Roberta De Rossi

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