Giovani inventori tra digitale e tecnologie

Al Pala Expo l’innovazione applicata allo sviluppo di nuove metodologie di insegnamento
Foto Agenzia Candussi/ Baschieri/ Marghera, Expo Venice/ D-NEST Fiera degli Inventori
Foto Agenzia Candussi/ Baschieri/ Marghera, Expo Venice/ D-NEST Fiera degli Inventori

MARGHERA. Dopo le magliette capaci di trasformarsi in robot e di verdure da coltivare sulla superficie di Marte ieri, per la terza giornata della fiera “D-nest - International inventors exhibition” – sotto l'enorme campata del padiglione Expo Venice di Porto Marghera – si è parlato di istruzione e sviluppo urbano, ovviamente sempre in chiave digitale e, soprattutto, “smart”. Ieri al padiglione di via Galileo Ferraris si sono alternati Matteo Cristiani, Konrad Maj, Alberto Grillai, Claudia Urrea e Carlo Urbinati, rispettivamente dall'università di Verona, Swps University, Cfp San Marco, Mit e Foscarini spa.

Tutti specializzati in “digital teaching” o comunque impegnati direttamente e indirettamente nello sviluppo di nuove metodologie d'insegnamento, beneficiando dell'apporto delle più recenti scoperte tecnologiche: dall'ormai quasi scontato (ma comunque ancora poco applicato) utilizzo di tablet nelle aule di scuola di tutti i gradi, fino alle futuristiche esperienze di corsi interattivi spiegati attraverso un visore a realtà virtuale.

Le possibilità che si aprono con il digitale per favorire l'apprendimento sono molteplici e fanno impallidire le tanto attese lavagne digitali di cui si parlava ancora qualche anno fa.

Nel pomeriggio, per la seconda metà dei lavori, si è invece affrontato il tema “urban development & smart living”, partendo dalle suggestioni proposte da Alessandro Fossato di Interlogica Industries, Pierantonio Val di Iuav, Francesco Policelli, Open Data Manager, Luca Beltrame di Lucedentro e dal gruppo Fon Architetti; storia dell'informatica, rigenerazione cittadina e sostenibilità ambientale hanno guidato il lungo dibattito, particolarmente attuale qui a Venezia, dove proprio l'amministrazione comunale in carica ha scelto di istituire la figura del delegato alla Smart City. A margine c'è anche stato il tempo per l'ormai consueto workshop, che ieri ha riguardato ancora l'insegnamento digitale, grazie alla partecipazione di Iusve, mentre per chiudere la giornata il microfono è arrivato nelle mani di Paolo Volpe “Anthropodesigner” a cui è stato affidato il quotidiano “aperitivo dell'innovazione”.

Oggi, ultima giornata della fiera degli inventori, il programma si discosterà abbastanza nettamente da quanto visto nei giorni scorsi: mentre, in una sessione mattutina ed una pomeridiana, il PalaExpo vedrà lo svolgersi dei “Digital Games” di Iusve, alle 15 in sala Leonardo si parlerà di innovazione a sostegno dell'accessibilità sportiva, prendendo come esempio i grandi campioni dei giochi paralimpici.

Giacomo Costa

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