Giardini Reali a Venezia, sub a caccia di “caverne” scavate dall’acqua sotto i muri di sponda

VENEZIA. Sub a caccia delle “caverne” scavate sotto la Riva dei Giardini Reali dall’acqua alta eccezionale del novembre scorso, su muri di sponda già duramente colpiti nel quotidiano dall’incessante traffico di attraverso del Bacino di San Marco , Grandi Navi comprese, interrotto in questi mesi solo dall’emergenza coronavirus.
La riva che fronteggia i Giardini Reali riaperti al pubblico da pochi mesi è perciò a rischio dissesto e per questo il Comune ha già incaricato la società Idra specializzata in lavori subacquei di un’indagine urgenti per accertare qual è lo stato effettivo del dissesto sotto il pelo dell’acqua e sulla base del monitoraggio della situazione dare poi il via al progetto urgente di ripristino.
Si interverrà comunque con urgenza per l’intervento di ripristino del muro di marginamento della riva dei Giardini Reali a San Marco anch’esso danneggiato dall’acqua alta, con una spesa complessiva prevista di un milione e 830 mila euro.
La furia dell’acqua ha provocato infatti il dissesto di conci di pietra dalla riva, letteralmente strappati via, ma anche l’apertura di voragini e una generale instabilità della riva che si affaccia appunto sui Giardini Reali di San Marco appunto appena restaurati e riaperti al pubblico, in un punto tra l’altro di grande passaggio, anche dal punto di vista turistico.
Vista anche la delicatezza dell’intervento, la progettazione e la direzione dei lavori sono state affidate a un noto professionista esterno come l’ingegner Andrea Marascalchi) (con una spesa complessiva di circa 165 mila euro) che si era tra l’altro già occupato in precedenza per conto del Comune di interventi di monitoraggio e di verifica statica delle condizioni del ponte di Rialto, prima dell’ultimo restauro.
Le immersioni dei sommozzatori serviranno però a definire con precisione la dimensione dei dissesti per capire come intervenire.
La riva affacciata sul Bacino San Marco, presenta da tempo una pavimentazione sconnessa e i pini marittimi puntellati in tutta emergenza dopo le intemperie del 12 novembre.
Il Comune avrebbe in programma anche la rimozione della pavimentazione attuale e la realizzazione di una nuova pavimentazione in trachite, ma l’intervento non è stato ancora deliberato in attesa del via libera della Soprintendenza,
Il Comune ha anticipato una serie di interventi urgenti di ripristino dei muri di sponda ma anche dei marginamenti delle rive che si affacciano sul Bacino di San Marco dopo i dissesti e i danni provocati in particolare dall’acqua alta eccezionale del 16 novembre scorso, potendo contare anche sui fondi per i danni stanziati in questi mesi dal Governo.
Affidata pertanto anche la progettazione esecutiva dell’intervento di ripristino urgente con lavori e relative verifiche sulla staticità di ponti e muri di sponda danneggiati dall’acqua alta nella zona di Riva degli Schiavoni e di Riva dei Sette Martiri. Il costo complessivo dell’intervento è previsto in 610 mila euro.
Nel dicembre 2019 i Giardini Reali sono ritornati alla città.
L’intervento conservativo e di riqualificazione dello spazio verde è costato complessivamente 5, 2 milioni di euro, di cui tre stanziati da Generali, sponsor principale dell’operazione, uno raccolto con fondi privati e uno da Veritas, ma con una parte dei finanziamenti riservati anche all’avvio dell’attività della Venice Gardens Foundation che gestirà l’area verde per 19 anni, rinnovabili. Con l’emergenza pandemia erano rimasti chiusi al pubblico ma sono stati nuovamente riaperti da oltre un mese. —
Enrico Tantucci
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