Ghetto blindato per il corteo Propal a Mestre: attesi in migliaia

Corteo per Gaza alle ore 16 di oggi, sabato 20 settembre: attesi in migliaia alla stazione di Mestre previsti disagi per il traffico e deviazioni per le linee Actv

Giacomo Costa
Controlli della polizia al Ghetto ebraico
Controlli della polizia al Ghetto ebraico

Le uniformi, le tenute antisommossa, persino le mimetiche, tra le calli e i campi del Ghetto agenti e militari bardati di tutto punto non sono certo una novità, eppure negli ultimi giorni sembrano essere una visione ancora più comune. Ieri, a ventiquattro ore dal corteo che attraverserà Mestre in solidarietà alla popolazione palestinese, l’attenzione nei luoghi del centro storico tradizionalmente associati alla comunità ebraica era altissima.

E se dalle migliaia di manifestanti attesi in terraferma ci si aspetta comunque un comportamento rispettoso e pacifico - sulla falsariga di quanto già visto al Lido, il 30 agosto - in laguna non è possibile escludere ulteriori momenti di tensione, come quello della scorsa settimana, quando una coppia di turisti in abiti tradizionali ortodossi è stata insultata e aggredita in Strada Nova.

Il Ghetto, in realtà, è blindato dal 7 ottobre 2023, dall’attacco di Hamas a Israele, inserito immediatamente nell’elenco dei siti italiani sensibili e interessato quindi dal massimo livello di allerta, che dall’ora non è mai sceso. Il clima di insofferenza, però, è montato comunque: più volte, negli ultimi mesi, qualcuno si è lasciato andare a insulti urlati, a frasi antisemite strillate nei locali e contro le finestre della zona (che, a dirla tutta, non è ovviamente più il luogo dove per forza di cosa risiedono i fedeli ebrei che abitano in città, ma piuttosto è il posto dove ancora insistono le istituzioni della comunità locale).

«Va detto che i responsabili di questi attacchi arrivano generalmente da fuori città, come è stato appunto per gli autori delle recenti aggressioni, subito identificati ed espulsi dal territorio», sottolinea il prefetto Darco Pellos, «Per cultura e tradizione, questi sentimenti di intolleranza non appartengono ai veneziani: l'antisemitismo non alberga in laguna. Questo non significa che abbasseremo la guardia, però: l’attenzione è elevatissima, al Ghetto come altrove».

Il titolare di Ca’ Corner si dice fiducioso anche di assistere, questo pomeriggio, a un corteo disciplinato e corretto, che non sfoci in violenze o danneggiamenti: «Come è stato per la manifestazione organizzata nei giorni della Mostra del cinema, anche a Mestre marceranno tantissime realtà di peso istituzionale: confidiamo quindi nella loro serietà e siamo sicuri che sapranno esprimere correttamente le loro posizioni e anche il loro dissenso, come è nel loro diritto fare».

L’appuntamento è stato fissato per le 16, alle porte della stazione ferroviaria mestrina, e il percorso fissato dalle autorità tradisce una massiccia partecipazione prevista: come l’anno scorso, per le migliaia che hanno sfilato nel nome di Giacomo Gobbato, anche questo pomeriggio la testa del corteo girerà immediatamente verso rampa Cavalcavia per imboccare corso del Popolo, invece di via Piave; poi si continuerà lungo via Pepe, piazza XXVII Ottobre, via Poerio e infine piazza Ferretto, dove tra l’altro è stato deciso di spostare lo spettacolo in cartellone nell’ambito del Festival delle Idee (la giornalista e conduttrice televisiva Francesca Fagnani occuperà quindi il palco del teatro Toniolo, che era già stato tenuto libero in caso di maltempo).

Inevitabili le deviazioni del trasporto pubblico: le linee provenienti o dirette a Venezia saranno indirizzate verso San Giuliano, ma più in generale sarà possibile controllare tutte le variazioni sui canali social di Actv, che saranno aggiornati in tempo reale. —

 

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