Dolo, chiude l’ufficio Inps per visite di invalidità: mozione in Consiglio Regionale
La decisione dell’ente rientra in un piano di riorganizzazione a livello nazionale. La consigliera Vianello: «Presidio fondamentale, serve un tavolo urgente»

La chiusura della sede Inps, dell’ufficio in cui si tengono le visite medico legali per attribuire le invalidità e le indennità di accompagnamento, all’interno dell’ospedale di Dolo, finisce in Consiglio Regionale. A sollevare la questione è la consigliera regionale della Lega, Roberta Vianello. Sulla perdita dell’ufficio arriva il rammarico delle associazioni dei disabili.
«Ho depositato in Consiglio regionale», dice Vianello, «una mozione con cui chiedo formalmente alla Giunta di attivarsi nei confronti della direzione regionale Inps. L’obbiettivo è di aprire un tavolo di confronto sulla decisione di chiudere la sede, attualmente punto di riferimento per i servizi medico-legali legati all’invalidità civile e alle indennità di accompagnamento. È un presidio fondamentale per i cittadini della Riviera del Brenta e del Miranese, un territorio che comprende 17 Comuni. La chiusura comporta il trasferimento di questi servizi (già questo mese) presso la sede Usl 3 di via Don Tosatto, a Mestre, imponendo disagi notevoli a persone già vulnerabili, con gravi disabilità o difficoltà motorie, e ai loro familiari e caregiver».
Vianello non dimentica che l’operazione è inserita in un piano di riorganizzazione dell’Inps. «Seppure inserita nel piano di riorganizzazione nazionale, questa scelta non tiene conto delle reali condizioni di vita degli utenti e delle difficoltà logistiche che la centralizzazione comporterebbe», dice.
«Anche perché, pur con il servizio formalmente in capo all’Inps, ci si avvale del personale sanitario dell’Usl3. Pertanto, ritengo sia possibile individuare soluzioni alternative. Un importante esempio lo abbiamo avuto nel 2016, con la chiusura dell’agenzia Inps di Mirano. Tuttavia, grazie al confronto tra istituzioni, si riuscì a garantire un presidio minimo, ma efficace sul territorio. La Regione si attivi con urgenza per evitare la perdita di un servizio essenziale».
Rammarico per la perdita del servizio arriva anche da Alessandra Boran, presidente dell’associazione rivierasca Famiglie e Abilità, anche se ammette che si tratta di un processo annunciato. «Perdere un servizio sul territorio della Riviera del Brenta, dedicato all’accertamento delle condizioni di salute delle persone più fragili», spiega Boran, «e motivo di rammarico resta il fatto che, purtroppo, sempre più spesso assistiamo ad accorpamenti di servizi e tagli in tutti i settori della sanità compresi quelli che riguardano le fragilità».
Il sindaco di Dolo, Gianluigi Naletto infine precisa: «Rassicuro la cittadinanza che l’ufficio Inps interno al Comun, in piazza Municipio 13 non sarà chiusa» dice, «L’iniziativa della consigliera Vianello ha come oggetto lo spostamento degli ambulatori di invalidità civile dall’ospedale di Dolo a Mestre, processo di accentramento progressivo». —
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