Chioggia, plateatici irregolari: il bacaro Fryto chiuso per tre giorni

Riva Vena, prima ordinanza della polizia locale nei confronti di “Bacaro fryto” dopo le reiterate contestazioni sull’uso irregolare dello spazio davanti al locale

Elisabetta B. Anzoletti
Chioggia: Riva Vena
Chioggia: Riva Vena

Tre giorni di chiusura imposti al “Bacaro Fryto” per aver ripetutamente violato le disposizioni in materia di plateatici. L’ordinanza, firmata dal comandante della polizia locale Luca Sattin, è stata notificata ai titolari ieri, come epilogo di reiterate contestazioni sull’utilizzo irregolare dello spazio pubblico davanti il locale, in riva Vena.

Un primo atto formale che va nella direzione annunciata dal sindaco Mauro Armelao a fine luglio di maggiori controlli sugli orari e sugli utilizzi dei plateatici da parte dei locali, a garanzia dell’ordine e della vivibilità della zona.

Il “Bacaro Fryto” aveva ricevuto già nei mesi scorsi sei verbali che contestavano, in alcuni casi, violazioni del Regolamento sul Canone unico patrimoniale per l’occupazione di suolo pubblico con sedie e tavole in assenza di autorizzazione, in altri violazioni del Codice della strada per aver occupato con ombrelloni, con insegne mobili o con tavoli e sedie la sede stradale, una volta anche impedendo a un operatore del mercato maggiore di smontare la propria postazione.

Il cumulo di segnalazioni ha poi portato la polizia locale a notificare, il 12 agosto scorso, una diffida ai titolari del bacaro chiedendo di osservare le disposizioni e le prescrizioni sui plateatici contenute nel Regolamento; di rispettare le prescrizioni stabilite dalla concessione rilasciata a aprile 2025, in particolare di non occupare l’area interessata prima delle 15 dal lunedì al sabato, e prima delle 8 della domenica, per garantire la corretta fruizione dell’area da parte di tutti gli aventi diritto.

In quell’occasione era stato concesso ai titolari di poter presentare una memoria scritta entro 10 giorni, da valutare nel corso dell'istruttoria del procedimento avviato per le violazioni contestate. I titolari non hanno prodotto alcuna documentazione, ma nel frattempo è arrivato un ulteriore verbale per l’uso non corretto del plateatico nella serata del 15 agosto. L’istruttoria si è conclusa con la decisione di procedere alla sospensione dell’attività di somministrazione di cibo e bevande per tre giorni.

L’ordinanza motiva la decisione con «l’importanza del rispetto delle norme regolamentari e delle specifiche prescrizioni che vengono previste nelle singole concessioni di occupazione suolo», per perseguire l’interesse pubblico di consentire «un utilizzo più razionale e ordinato dello spazio pubblico, tenendo conto delle esigenze di viabilità e fruibilità dei luoghi pubblici e di coniugare gli interessi economici esistenti (mercato maggiore giornaliero di Riva Vena, attività commerciali in sede fissa e pubblici esercizi), il decoro e il diritto alla quiete pubblica». —

 

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