Gazebo in piazza, la sfida dei comunali

Sei gazebo in piazza Ferretto oggi dalle 10.30 alle 12.30 per mostrare come lavoravano e come lavorano i dipendenti comunali di vari settori e spiegare che il Comune non è solo il sindaco ma tante professionalità al lavoro. Gazebo dedicati a Servizi educativi, Polizia locale, Cultura, Sociale, Servizi alle imprese, Municipalità. Oggi i dipendenti scendono in piazza per spiegare ai cittadini l’importanza del loro lavoro e la difficoltà di garantire i servizi di fronte «ai tagli continui e alle scelte del sindaco Brugnaro». Il volantino chiarisce: «Tagliare i servizi all’infanzia, le biblioteche, i servizi sociali, quelli al cittadino e alle imprese, trasformare la polizia locale in un corpo del sindaco determina meno diritti ai cittadini e meno servizi pubblici». “Piazza in Comune” è una manifestazione promossa da Rsu, Fp Cgil, Uil Fpl, Csa, Diccap, Cobas.
Ricorsi a quota 950. Un settimo gazebo serve a raccogliere i ricorsi contro le valutazioni professionali dei comunali. La scadenza per le adesioni è fissata per il 20 aprile. «Abbiamo già superato i 950 ricorsi, più di un terzo del personale e in piazza attendiamo altri lavoratori per le procedure di ricorso», spiega Daniele Giordano, segretario della Fp Cgil veneziana presente all’assemblea assieme a Mario Ragno della Uil e agli altri sindacati.
La trattativa. E resta in salita il confronto con il Comune sul contratto decentrato integrativo dei comunali. Il prossimo step della trattativa è fissato per il prossimo 12 aprile.
Assemblea Ames. Ieri alla Plip di via San Donà si è tenuta una partecipata assemblea sindacale dei lavoratori di Ames (una cinquantina di cuochi e 220 ausiliari dei servizi educativi) impegnati a votare i punti della piattaforma del contratto integrativo da andare a discutere con l’azienda municipalizzata. I punti della piattaforma sono molti e differenziati. 157 i favorevoli, tre contrari e due astenuti. Si va dalle visite mediche periodiche per la tutela della salute dei lavoratori e delle tante lavoratrici e la prevenzione di eventuali malattie professionali alla richiesta di ore di formazione del personale da finanziare anche con parte degli utili della società per garantire una progressione e la necessità di prevedere rinforzi per il personale di cucina che «è insufficiente e va rinforzato, prioritariamente con l’assunzione di ulteriori cuochi e dove possibile con personale ausiliario sia a part time che a tempo pieno».
Sul fronte produttività si chiede la creazione di due distinti fondi per personale ausiliario e cuochi. E per gli spostamenti di emergenza in altre sedi si chiede di conteggiare anche il tragitto con i mezzi pubblici e il rimborso dei titoli di viaggio più incentivi da 2 a 5 euro a giornata, a seconda delle mansioni.
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