Furto d’identità giovane mestrina risarcita da Agos
di Gianluca Codognato
Diecimila euro di risarcimento per illegittima segnalazione alla centrale rischi, danno d’immagine e trattamento non autorizzato dei dati sensibili. Non succede spesso, ma Davide può battere Golia. Davide, in questo caso, è F.C., 35 anni, affermata professionista mestrina, mentre Golia è Agos, rinomata società finanziaria. A causa di un furto d’identità tramite internet, F.C. è stata segnalata come cattiva pagatrice, le è stato negato il mutuo in banca e ha dovuto rinviare l’acquisto della casa. Fino alla scoperta della frode. Questa è la storia. Nel 2008 la professionista mestrina e suo marito decidono di acquistare un immobile in centro a Mestre e si rivolgono all’Unicredit per farsi accordare il mutuo. Una volta controllata la documentazione, il direttore della banca rileva un problema: F.C. è segnalata alla Centrale Rischi della Banca d’Italia e al Crif come “cattiva pagatrice” per cui il finanziamento non può essere concesso.
In particolare, il direttore indica una insolvenza di 1.434 euro per l’acquisto di un televisore presso un centro commerciale. Apriti cielo. La coppia, che deve chiudere entro poco tempo il rogito, non capisce come possa esistere una segnalazione di questo tipo, dato che la professionista ha una situazione familiare più che buona, non s’è mai trovata in difficoltà economiche e, soprattutto, non ha mai chiesto un prestito per l’acquisto di un televisore. A questo punto, marito e moglie si rivolgono allo studio legale Daminato-Pavan di Mestre, per risolvere il problema. «Il documento fornito da Unicredit – spiega l’avvocato Gianmaria Daminato – ha fatto emergere l’esistenza di un’altra F.C., asseritamente nata nello stesso giorno e luogo e in possesso dello stesso codice fiscale. La persone in questione, però, risultava residente a Frosinone».
Sempre dagli attestati forniti all’avvocato da Unicredit, si evidenzia la presenza di un prestito accordato dalla società finanziaria Agos con otto rate non pagate per una tv comprata all’Unieuro di Frosinone. «Vista la situazione – racconta l’avvocato Daminato – la Polizia postale ha avviato le indagine, constatando il furto d’identità nei confronti della nostra cliente la quale è dunque risultata subito estranea alla vicenda. Abbiamo dunque richiesto la cancellazione dell’indebita segnalazione al Crif della nostra cliente, così da sbloccare il mutuo per l’acquisto della casa».
Agos provvede alla cancellazione, ammettendo le proprie responsabilità. Intanto, però, F.C. deve posticipare il rogito notarile, risultando in parte inadempiente nei confronti del proprietario della casa. «Abbiamo deciso di chiedere i danni alla finanziaria – conclude Daminato – anche perché la reputazione della nostra assistita, stimata professionista che ha continui rapporti con le banche, è stata in parte minata». Il Tribunale del Milano dà ragione ad F.C., ed impone ad Agos un risarcimento di 10 mila euro per i pregiudizi patiti in conseguenza dell’illegittima segnalazione al Crif, per il danno d’immagine e per trattamento non autorizzato di dati sensibili.
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