Il dolore degli amici al funerale di Anna Chiti: «Mia figlia un giorno avrà il tuo nome»
La tragedia del catamarano, un mare di ragazzi sul sagrato della chiesa di Malcontenta per l’addio alla 17enne annegata. Dall’altare scorrono i ricordi: «Difficile accettare che il mare che amavi ti abbia portato via». Poi l’appello: «Diamo qualità al tempo e impariamo a perdonare»

«Non vedrò mai i tuoi figli che tanto volevi, ma posso assicurarti che mia figlia avrà il tuo nome». Hanno raccolto le promesse, i pensieri, le parole che avevano nel cuore, li hanno elaborati cercando di trovare una catarsi a un dolore difficile da metabolizzare, con l’aiuto degli insegnanti, che martedì li hanno accompagnati al funerale.
Il parroco ha lasciato uno spazio, prima dell’inizio della funzione, per leggere le lettere che gli amici di Anna Chiti, morta a 17 anni cadendo da un catamarano dove stava facendo la hostess, avevano preparato. Si sono sostenuti a vicenda, qualcuno non ce la faceva, a mandare giù le lacrime.
Compagni di asilo, delle elementari, delle medie, di estati passate insieme. Andrea ha chiesto ai presenti in chiesa di non portare rancore, di imparare a perdonare e non perdere tempo prezioso: «Ricordo con affetto la prima volta che ci siamo visti, durante un intervallo ci siamo scambiati dei sorrisi, ma entrambi abbiamo capito che sarebbe iniziata una amicizia speciale. Dopo qualche giorno ho iniziato a giocare con i tuoi compagni di classe, sperando che arrivassi anche tu. E mai avremmo immaginato di separarci uno dall’altra. A casa tua c’era la regola che non si poteva fischiare, perché questo avrebbe attirato gli spiriti cattivi. Ma alla fine scoppiavamo a ridere ed abbracciarci. Ecco, questo è quello che voglio ricordare di te, amica mia: il sorriso che avevi quando mi vedevi, i tuoi occhi che si illuminavano e gli abbracci da rimanere incollati. La vita è corta per essere vissuta in funzione dei doveri e delle responsabilità che abbiamo, a volte trascuriamo l’importanza dei rapporti umani con famiglia e amici, dando per scontato che non verranno mai a mancare. Ecco che emerge l’importanza di dare qualità al tempo che passiamo assieme e soprattutto di imparare a perdonare, perché nulla è peggio del rancore. Cara Anna, sei l’esempio di quanto la vita è bella se vissuta col sorriso e con amore, come hai saputo fare tu».
La comunità parrocchiale ha ricordato l’impegno della giovane con i bambini, il Grest, il teatro, i gruppi, la sagra: «Siamo attoniti e increduli, ci è sembrato un dolore troppo grande da accettare: sei partita troppo presto e hai lasciato un vuoto enorme, ma il tuo spirito rimarrà nei nostri cuori, come rimarranno impressi il sorriso, l’energia nel canto, il tuo rapportarti con i bambini, trovando sempre parole dolci per ognuno di loro».
Diciassette anni, vissuti tutti d’un fiato. Come l’amicizia: «Ricordo la nostra infanzia, io te e Giulia, inseparabili, le prime amiche vere della mia vita» legge una ragazza «Le nostre di vite, intrecciate da sempre. I papà, amici dall’asilo; le nostre mamme, legate da una amicizia profonda nata da un momento difficile per entrambe, e noi tre che abbiamo condiviso milioni di esperienze: fine settimana, estati tra risate, tuffi dal faretto e dalla barca, l’acqua era il nostro divertimento. Ed è difficile accettare che il mare che tanto amavamo ti abbia potato via. Ma ho la certezza che non dimenticherò mai ogni istante, la tua solarità, il sorriso perfetto che illuminava chiunque ti stesse vicino e la tua intelligenza, che rimarranno nel cuore. Sei stato un esempio e un meraviglioso punto di riferimento per me, Aniusckin».
«La scorsa settimana ti ho parlato della teoria dei sette anni» ha raccontato una amica «Se l’amicizia dura più di sette anni è indissolubile. Sai che non credo a queste cose, ma eravamo sicure che sarebbe successo per davvero. Ricordo quando alle elementari ci chiesero di fare il ritratto della persona cui tenevamo di più, io ho fatto il tuo, tu il mio: anni dopo mi hai raccontato che per giorni hai dormito col mio ritratto vicino al letto. Rimarrò vicina alle persone che ami, ci ritroveremo ancora come abbiamo sempre fatto».
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