Foto erotiche di ragazzini su Facebook

Allarme nelle scuole medie sandonatesi e jesolane: interviene la polizia postale
Ragazzi al computer si collegano ai social network sempre più di moda
Ragazzi al computer si collegano ai social network sempre più di moda
SAN DONA'. Immagini proibite su Facebook, ragazzini che si immortalano mentre si scambiano effusioni, anche seminudi e poi immettono le loro foto nelle pagine in rete nel noto social network. La polizia postale è entrata così negli istituti scolastici. Ha iniziato una scuola media sandonatese, ma le visite degli agenti continueranno per insegnare ai giovani la pericolosità di certi social network e strumenti informatici piuttosto che di telefonia mobile utilizzati dai minorenni. Preoccupati per la deriva di molti ragazzini delle medie, presidi e docenti hanno chiesto l'intervento della polizia allo scopo di insegnare loro le insidie di questi social network, non solo Facebook, ma anche Netlog e molti altri, compresi i siti pornografici in internet.


Forse è un po' tardi, ma alcune scuole stanno compiendo notevoli passai avanti nella prevenzione che la famiglia non riesce più ad attivare, trattandosi di strumenti informatici che molti genitori non conoscono. Un problema che sembra sfuggito dal controllo di famiglie e scuole. Sono state segnalate in particolare foto di ragazzini di 12 e 13 anni in situazioni molto intime su Facebook e altri socialnetwork, fotografie in cui compaiono discinti o mentre si scambiano effusioni. Pagine che spesso possono essere aperte a tutti, e quindi essere visionate non solo dagli amici, veri o virtuali, ma anche da sconosciuti. E tra questi potrebbero annidarsi pedofili o approfittatori vari che sfruttano la tenera età ed inesperienza dei ragazzini per stringere amicizie che possono rivelarsi insidiose. E' dunque a rischio la privacy dei giovani. Nonostante i social network siano vietati ai minori, non è difficile aggirare le domande del computer e inserire dati e foto senza pensare alle conseguenze.


«Un problema serio - spiega una docente - che deve essere affrontato con dei professionisti e dunque la polizia che può svelare trucchi ed insidie oltre a mettere in guardia i ragazzi». Anche le amministrazioni comunali si stanno interessando dopo che recentemente un genitore ha denunciato sms via cellulare di alto contenuto erotico tra i ragazzi. E' arrivato quindi il momento di mobilitare non solo il corpo docente, ma anche esperti sociologi e psicologi per cercare le soluzioni e porre un freno alla diffusione di dati e immagini che riguardano i minori.

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