Fiori per il principe Filippo e polemiche per il Tir pirata

VENEZIA. Non bastano i fiori bianchi e i numerosi biglietti di cordoglio, accumulati in questi giorni all’ingresso della fermata della metro Knightsbridge, a placare la polemica sul camion pirata che ha stroncato in pieno la vita del principe Filippo Corsini.
Il giovane, figlio di Duccio Corsini e Clotilde Trentinaglia, è stato travolto a 21 anni mentre era in bicicletta a Londra, ma non sono ancora note le date del funerale perché è in corso l’autopsia.
La famiglia del ragazzo, una delle più antiche e nobili di Firenze, è conosciuta anche a Venezia. La madre, l’avvocato Clotilde Daverio Trentinaglia, figlia di Paolo e Manuela Cavaglieri, ha un appartamento in Campo Sant’Angelo.
In questi giorni la famiglia è chiusa nel proprio dolore nella casa di Villa Le Corti a San Casciano Val di Pesa, dove è stata celebrata una messa e dove verranno svolti i funerali. A raggiungere la città londinese è volata la nonna, Giorgiana Corsini.
Filippo frequentava Venezia ed era molto conosciuto, così come la sua famiglia. Amava l’ippica, i viaggi e quelle terre fiorentine dove aveva iniziato a produrre un vino biologico.
Il ragazzo si trovava a Londra dove frequentava la Regent’s University. Oltre al suo continuo impegno nell’ambito enologico, il ragazzo era attivo nel volontariato, in particolare nell’Associazione Abc che si occupa di combattere una malattia genetica.
Aveva moltissime passioni e tantissimi amici che lo ricordano per la sua contagiosa allegria. Molti di questi messaggi sono stati lasciati in questi giorni sulla fermata della metro, ricoperta di fiori, all’altezza dell’area commerciale One Hyde Park. Tra questi tanti amici che lo ricordano come una persona entusiasta, sorridente e piena di quella vitalità che si ha nella piena gioventù. L’episodio è stato sentito anche da chi non conosceva il ragazzo. Sembra infatti che le strade londinesi siano sempre di più teatro di incidenti e non sicure. Di questo se ne occuperà la magistratura che sta seguendo l’autopsia.
Nei prossimi giorni il ragazzo sarebbe dovuto ripartire per tornare in Italia, San Casciano, a trascorrere il Natale insieme a tutta la sua famiglia, composta anche dalle due sorelle più piccole.
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