«Faremo esplodere la filiale Unicredit»

La minaccia di un'esplosione alla banca Unicredit di corso Trentin. I carabinieri stanno indagando sulla lettere minatoria affissa da mani ignote all'ingresso della filiale nel pieno centro della città. Con il passare dei giorni emergono i contorni di questa grave minaccia: «Faremo esplodere la banca». Così hanno precisamente scritto le persone o la persona, per il momento ancora misteriose, che hanno sconvolto una tranquilla giornata all'Unicredit venerdì mattina.
Il direttore e i vari dirigenti hanno le bocche cucite e non hanno voluto commentare l'episodio. Lasciano che siano i carabinieri a fare il loro lavoro di investigazione con il materiale repertato, le testimonianze, la visione di eventuali telecamere di sorveglianza che potrebbero fornire particolari utili alle indagini. Sembra che a commettere questo gesto possa essere stato qualcuno che ha avuto un brutto rapporto con la banca nelle settimane scorse. Un mutuo non concesso, una nuova linea di credito bruscamente negata. Certo è che le indagini stanno prendendo una piega diversa.
Non si trattava di una semplice minaccia, una vendetta frutto di uno sfogo di qualche squilibrato. Chi ha scritto quel cartello affisso all' ingresso delle porte in vetro controllate elettricamente voleva colpire nel segno. Intimidire i vertici della filiale che sono tutti stati sentiti dai carabinieri. Ha minacciato di far esplodere tutto con una bomba.
Una frase inquietante che fa riflettere, perché fornisce le caratteristiche psicologiche di una persona che sa quello che vuole. Prima di tutto terrorizzare, mettere tensione, pur sapendo che non sarà difficile individuarlo tra i clienti delusi della banca. (g.ca.)
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