Ex Scalera, dubbi sul progetto nella maggioranza: «Favoriti gli hotel»

La consigliera Pea (fucsia): «Sacrificata la residenzialità». Spunta il nodo sulle bonifiche necessarie per il via ai lavori nell’area della Giudecca

Eugenio Pendolini
Lo stato di abbandono e degrado nell’area ex Scalera-Trevisan alla Giudecca
Lo stato di abbandono e degrado nell’area ex Scalera-Trevisan alla Giudecca

Si alza il tono dello scontro sul recupero dell’ex area Scalera-Trevisan, alla Giudecca. E stavolta, dopo quelle piovute dall’opposizione nei giorni scorsi, le critiche al progetto di Ghms Venezia Spa (gruppo Marseglia) da circa 40 milioni di euro arrivano da dentro la stessa maggioranza.

La critica di Pea

A partire dalla consigliera Giorgia Pea (gruppo fucsia) che, di fatto, lunedì primo dicembre in commissione ha denunciato il fallimento della giunta sul tema della residenzialità: «Il sindaco aveva promesso 30 mila residenti in più in laguna. Il risultato non è stato raggiunto e con questo provvedimento, anzi, aumentiamo ancor di più il numero di posti letto per alberghi. Perché approvare un progetto come questo a fine mandato?».

L’indice della consigliera di maggioranza è puntato contro la realizzazione delle 57 nuove camere di pertinenza dell’hotel Stucky, che si aggiungono agli 88 nuovi alloggi previsti (di cui 22 destinati a diventare di proprietà comunale, 32 per i dipendenti dell’hotel e gli altri da immettere nel mercato).

«Faccio fatica a capire l’interesse pubblico di questa operazione che sacrifica molta residenzialità a favore dell’attività recettiva», taglia corto Pea. Dubbi anche da Nicola Gervasutti, intervenuto a nome del gruppo Lega, secondo cui i 9 milioni di contributo straordinario per il Comune sarebbe stato meglio riceverli nel bilancio piuttosto che sotto forma di 22 alloggi comunali: «Soldi che potevano servire al recupero degli alloggi comunali già di proprietà e in attesa di lavori».

La risposta dell’assessore 

Di tutta risposta, l’assessore all’urbanistica Massimiliano De Martin ha difeso il provvedimento, spiegando di non dover convincere nessuno.

Dubbi in commissione anche dal consigliere di Municipalità Turiddo Pugliese secondo cui il piano ora in esame punta a sanare una situazione di degrado provocata dal privato e non dal pubblico: «Perché allora si punta sempre sul ricettivo?».

Il sopralluogo

E proprio in tema di degrado, il primo dicembre pomeriggio i consiglieri sono andati in sopralluogo nell’area ex Scalera e Trevisan per vedere di persona lo stato di abbandono degli immobili e capire meglio i dettagli del progetto.

Ad accompagnarli anche l’ex assessore, nonché capo progettista, Roberto D’Agostino. Tra i nodi emersi, e che finora non erano stati trattati in commissione, anche la necessità di importanti bonifiche all’ex Scalera, area un tempo occupata da aziende agricole, aziende specializzate nella lavorazione del vetro e dalla produzione cinematografica.

«È impressionante constatare come un’area così vasta», dice la consigliera comunale Cecilia Tonon (Venezia è Nostra) al termine del sopralluogo, «sia rimasta in questo stato di degrado e abbandono per tutti questi decenni». Il provvedimento ora dovrà tornare in commissione prima di approdare in consiglio comunale. —

 

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