Ex Casinò Lido, avanti col progetto

Quasi 13 milioni e mezzo di euro per la manutenzione, il riuso e la riqualificazione del palazzo ex Casinò al Lido di Venezia. Quattrocento giorni di lavoro previsti per sistemare l’area degradata davanti all’ex Casinò e al Palazzo del Cinema al Lido con il recupero degli 11 mila metri quadri dell’ex Casinò e l’ottimizzazione degli spazi tecnologici. Lunedì scorso la giunta Brugnaro ha approvato il progetto definitivo, finanziato per 10 milioni e 75 mila euro dal Programma straordinario per le periferie del governo.
Gli altri 3 milioni e 300 mila euro arrivano sempre dallo Stato, grazie al Patto per Venezia, firmato dall’ex premier Renzi.
Il palazzo dell’ex Casinò nell’isola del Lido verrà riqualificato, come si legge nel progetto per potenziare l’attività della Mostra cinematografica della Biennale, per potenziare l’attività congressuale e gli spettacoli e ricreare attività che siano un volano, di attrazione internazionale, per il rilancio di Venezia e del Lido. Un progetto che va avanti con i privati: bar ristorante affidato ai privati; nuove sale di proiezione, spazi culturali e commerciali da realizzare con la Fondazione La Biennale; attività congressuale migliorata grazie al lavoro della società Ve.La del gruppo Avm.
Il progetto va avanti con il nuovo via libera della giunta comunale, che segue la determina dirigenziale ( la numero 1735 del 24/11/2017) che ha affidato la progettazione definitiva ed esecutiva ad un raggruppamento temporaneo di professionisti che coinvolge lo Studio Berlucchi S.r.l.; l’architetto e professore Eugenio Vassallo; la A.I. Progetti Architettura Ingegneria S. C.; Seingim Global Service srl. Raggruppamento che si occupa della redazione del progetto definitivo e anche dell’esecutivo. Sul progetto approvato l’altro ieri dalla giunta c’è anche il parere positivo della conferenza di servizi che ha espresso, come si legge nel testo della delibera, «solo pareri favorevoli non condizionati, ovvero pareri contenenti prescrizioni o condizioni che non comportano la necessità di recepimento o di modifiche progettuali».
Una indagine di mercato svolta sempre dal Coune ha portato anche ad identificare il ruolo di Rup, responsabile unico di procedimento, per il supporto e la verifica del progetto; incarico che è andato alla società B.T.P. Italia srl. (m.ch.)
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia