Ex casa di riposo sgomberata a Dolo, l’Usl 3 dà il via alla bonifica

Denunce per furto, ricettazione e occupazione dopo l’operazione dei carabinieri dentro lo stabile chiuso da anni. Murati gli ingressi. Il Comune: ora riqualificazione

DOLO. Operazione dei carabinieri in centro a Dolo per sgomberare l’ex casa di riposo di proprietà dell’Usl 3 chiusa da anni, dalla presenza di sbandati e tossicodipendenti. Ora parte la bonifica da parte dell’azienda sanitaria in collaborazione con i militari dell’Arma. Il Comune di Dolo punta a recuperare la struttura che si trova all’incrocio fra via Matteotti (Brentana) e via Manzoni e utilizzarla in un’ottica di rigenerazione urbana.

L’operazione dei carabinieri di qualche settimana fa, era scattata a seguito delle continue segnalazioni alle forze dell’ordine di persone che all’interno di quella che era una ex struttura per anziani dormivano, si drogavano e vivevano di espedienti come spaccio di droga e furti. Erano un problema anche per la vicinanza, con scuole dell’obbligo e scuole superiori. E gli interventi delle forze dell’ordine non erano mancati nel corso del tempo, nelle vicinanze dell’ex casa di riposo, sempre allertati dai residenti o grazie a scrupolose azioni di controllo. È per questo motivo che si è deciso per lo sgombero dell’edificio.

Durante l’operazione le forze dell’ordine hanno sorpreso diverse persone che vi dormivano (un gruppo di 4-5) e per quasi tutti è scattata la denuncia per occupazione abusiva di proprietà. Ma le sorprese non sono finite. Dentro la ex casa di riposo di Dolo che si trova a due passi dal deposito Actv e dalle fermate dei pullman, i militari hanno trovato di tutto: sia numerosi giacigli improvvisati che hanno lasciato pensare come nel corso degli anni l’edificio fosse diventato il rifugio di decine e decine di sbandati da tutta la Riviera del Brenta, sia biciclette e tanti attrezzi rubati.

Per questo le persone trovate dentro potrebbero essere accusate anche di furto o ricettazione se non spiegheranno la provenienza del materiale. In questi giorni comunque la bonifica dell’Usl 3 è partita in accordo con le forze dell’ordine.

Nello spazio esterno della struttura è stato portato tutto il mobilio, giacigli e altri oggetti che sono stati accatastati e che saranno destinati ad essere smaltiti come rifiuti. Dopo l’operazione di bonifica le entrate dell’edificio saranno murate per evitare che l’area diventi di nuovo nei prossimi mesi ritrovo per sbandati tossicodipendenti o peggio per ladri e spacciatori. Plaude all’operazione dell’Arma dei carabinieri della tenenza di Dolo il vicesindaco di dolo Gianluigi Naletto: «Da tempo per quell’edificio giungevano segnalazioni da parte dei residenti», spiega il vicesindaco, «di sbandati e tossicodipendenti e spaccio. Ora è partita la bonifica. Come Comune nei prossimi mesi contatteremo l’Usl per avviare un dialogo attraverso il quale puntare ad un percorso di rigenerazione urbana partendo proprio da un riutilizzo della struttura, magari a fini sociali». —


 

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