Eventi in laguna. "Si è fermata tutta un’industria. Sono necessarie tutele"

il futuro

«I matrimoni su cui stavamo lavorando sono praticamente tutti rinviati al 2021 e questo ha un impatto sull’industria dei matrimoni ma anche su quella degli eventi su cui noi lavoriamo, assieme a tanti altri, da almeno 30 anni. E per riprendersi serve uno scatto in più a partire dalla valorizzazione delle professionalità di quanti operano in questo settore in una città come Venezia, legando gli eventi e anche il matrimonio a un concetto di valorizzazione culturale del territorio in cui ci troviamo».

Gilda Zaffagnini con la sua agenzia Nexa a Venezia lavora da trent’anni. Si occupa di matrimoni di alto livello, che possono arrivare anche a costare fino a 50 mila euro, tra location con giardini intriganti come Ca’ Zenobio o la locanda Cipriani. Ma opera anche nel settore degli eventi. Ha curato per esempio il ballo del Tiepolo della Maison Dior. «Eventi», ricorda, «che lasciano molto alla città. Solo l’evento di Dior ha raccolto un milione e mezzo di euro per Venezia», dice la professionista. E proprio gli eventi servono a finanziare anche campagne di restauro di pezzi importanti della città storica.

Anche i matrimoni di alto livello, pensati come un vestito sulla coppia che sceglie Venezia, sono penalizzati dall’emergenza in corso, conferma Gilda Zaffagnini: «Fate bene a far emergere che una piccola industria coinvolge non solo chi organizza come noi, ma anche parrucchieri, fioristi, ristoranti, servizi di catering, tassisti per i trasporti e personale di sala e musicisti. Un settore che a Venezia vale tanti milioni di euro e assicura lavoro. Per una professione giovane, nata negli anni ’60, serve maggiore considerazione, tutele per i professionisti veri e una valorizzazione del lavoro che è molto legato alla cultura». —

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