Esposto alla Procura su Zanatta e Micelli
Se la vicenda Fontego dei Tedeschi finirà probabilmente anche alla Corte dei Conti - che ha già aperto un fascicolo conoscitivo - per iniziativa di qualche consigliere comunale che contesta i benefici effettivi per l’Amministrazione e la città dal via libera al grande magazzino della Rinascente previsto dalla convenzione con il gruppo Benetton, c’è già chi si è rivolto alla Procura della Repubblica e al Comando dei Carabinieri denunciando addirittura una «truffa». Si tratta di un privato cittadino, Decimo Menin, che oltre a denunciare che il beneficio pubblico per il Comune dovrebbe essere non di 6 milioni di euro - come concordato da Ca’ Farsetti - ma addirittura di 44, pone sotto accusa i rapporti tra l’assessore all’Urbanistica Ezio Micelli e l’architetto Valentina Zanatta, responsabile per il gruppo Benetton delle trattative per il Fontego dei Tedeschi e in passato anche manager di EstCapital per gli affari dell’ex Ospedale al Mare e di alberghi cone l’Excelsior e il Des Bains. «L’assessore Ezio Micelli - si legge nell’esposto - che, guarda caso, ha sponsorizzato tutte le fasi della vita della Zanatta, come elencato nel sito Linkedin. Dottorato di ricerca in Estimo della Zanatta, e chi è il suo referente? Ezio Micelli, professore di Estimo». Citando altre circostanze del presunto rapporto privilegiato tra Micelli e Zanatta, l’esposto rileva che l’assessore «sul “beneficio pubblico” ha accettato i numeri impresentabili che i Benetton gli hanno messo sotto il naso» e chiama in causa anche il sindaco Giorgio Orsoni. Secca la replica di Micelli: «Ho già detto al sindaco che querelerò per diffamazione l’autore dell’esposto riservandomi anche un’azione di risarcimento danni. Aggiungo per dato di cronaca, che i rapporti con l’architetto Zanatta nel corso della trattativa sono diventati talmente poco buoni - per le richieste fatte a nome dell’Amministrazione - che lei ha scritto al sindaco chiedendo di non avermi più come interlocutore».
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