Entrano di notte nel Lido del Carabiniere, denunciati
Sfortunata scorribanda di due rumeni che hanno scelto l'unica spiaggia controllata dai militari
SOTTOMARINA.
Tra tutti i lidi di Sottomarina, per andare a «curiosare» indebitamente, hanno scelto proprio il Lido del Carabiniere e, manco a dirlo, sono stati pizzicati e denunciati. Due rumeni, sui trent'anni, operai residenti a Padova, hanno commesso l'errore di scegliere, per la loro scorribanda notturna, l'unico bagno sorvegliato 24 ore su 24 dalle forze del'ordine. Allo stabilimento balneare in questione, possono accedere solo i carabinieri, in servizio o in congedo, e i loro familiari. E la sorveglianza è affidata ad alcuni militari appositamente distaccati a questo scopo. L'altra notte due di loro, rientrando negli alloggi, hanno visto delle ombre sospette passare accanto alle finestre e subito si sono recati a controllare. Fuori, nello spazio tra due edifici hanno visto, accovacciati, due giovani, ai quali hanno intimato di uscire allo scoperto, dopo essersi qualificati come carabinieri. Ma questi se la sono data a gambe e i militari li hanno inseguiti. Uno è riuscito a raggiungere raggiungere la riva e tuffarsi in mare; l'altro ha ingaggiato una inutile colluttazione, finita ben presto. Poco dopo i carabinieri hanno visto un gruppo di persone sulla spiaggia confinante del Granso Stanco e li hanno avvicinati. Rumeni in cerca di un tuffo notturno, s'è capito. Alcuni stavano anche nuotando. Ad un certo punto uno di quelli in mare ha guadagnato la riva ed è stato riconosciuto dai militari come il fuggitivo di prima. Lui ha negato ma i documenti fradici d'acqua in tasca, lo hanno tradito. I due rumeni sono stati portati in caserma e accusati, il primo, di resistenza a pubblico ufficiale, ed entrambi di violazione di domicilio aggravata, dato che, per entrare nel lido, avevano rotto una staccionata. (d.deg.)
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