Candidati alle regionali a caccia di preferenze. C’è chi va al mercato e chi mette il santino elettorale sulla pasta

Il mercato di Mestre preso d’assalto dai pretendenti ad un posto da consiglieri a palazzo Balbi. Romanello (Fratelli d’Italia) distribuisce pacchi di penne con il suo volto. La dem Lachin: «Noi li usiamo il 25 aprile per la pastasciutta antifascista»

Marta Artico

La corsa alle regionali va in scena al mercato di Mestre. Venerdì mattina, in via Fapanni, era tutto un banchetto elettorale, con tanto di candidati che distribuivano santini, invitavano le persone a mettere la crocetta sul proprio volto e soprattutto ad andare a votare. Il sindaco di Marcon, Matteo Romanello, con la sua squadra, si è materializzato davanti al mercato coperto con l’ultima trovata elettorale, ossia la “pasta del sindaco”, penne rigate speciali, pacco da mezzo chilo, e la sua faccia sopra, anzi il busto del primo cittadino con la traversa e il mestolo. Prodotta da Sgambaro, pasta di semola di grano duro, tempo di cottura otto minuti.

Neanche a dirlo, ha catalizzato l’attenzione di anziani e meno, perché Romanello, candidato in lista con Fratelli d’Italia, la distribuiva personalmente assieme alla sua squadra.

Venerdì ne ha donati 500 chili. «Una pasta elettorale per parlare alla gente con semplicità e ironia» il senso dell’iniziativa, simbolica, ma neanche troppo. «Ho visto molte persone bisognose» dice il sindaco di Marcon. Che spiega: «Volevo un modo diverso, ironico ma significativo, per dialogare con le persone. Parlare con la gente oggi non è sempre facile, e credo che servano anche gesti semplici per costruire un contatto vero, fuori dai palchi e dai comizi». L’iniziativa, che prevede la distribuzione di 5.000 confezioni di pasta personalizzata, nasce come simbolo di vicinanza e dialogo, un segno concreto di apertura e di ascolto verso il territorio e le sue comunità. Oltre alla pasta, anche una maglietta ad hoc. «Sarà un modo per incontrare i cittadini e ascoltare le loro esigenze».

Foto ricordo e sorrisi, anche assieme a Francesca Zaccariotto, in arte Zac, in lista a fianco al primo cittadino di Marcon. E venerdì prossimo, Romanello aprirà anche la sua sede, a due passi dalla piazza.

Al mercato, ben due stand del Pd. La pasta del sindaco, si trovava proprio a metà strada tra il banchetto di Monica Sambo “Ricominciamo dal noi”, candidata per Manildo presidente e quello, dove a distribuire santini c’erano Gianluca Trabucco e Margherita Lachin, sempre con Manildo. Lachin ha lanciato una frecciata a Romanello, suo conterraneo: «Le penne le userò il 25 aprile per la pastasciuttata anti fascista» dice sorridendo.

Il capolista veneziano delle civiche a sostegno di Manildo, Marco Gasparinetti, che da giorni gira i mercati di Mestre e Marghera, venerdì sera era all’emeroteca dell’Arte di via Poerio, dove sarà presente tutti i prossimi venerdì.

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