Elezioni a Chioggia, il Pdl torna a corteggiare l'Udc

I forzisti tentano di smarcarsi dalle pretese leghiste per il sindaco, ma il Carroccio non ci sta
 
CHIOGGIA.
Elezioni, è l'Udc la grande corteggiata. A pochi giorni dalle rivelazioni del segretario Aldo Piovesan, che faceva intendere l'imminenza di un accordo elettorale tra Udc e Pd, il Pdl torna a strizzare l'occhio al partito nella consapevolezza che la forza dei centristi potrebbe essere l'ago della bilancia alle prossime amministrative.  Il centrodestra al momento appare ancora in alto mare: il Pdl non ha ancora un candidato sindaco e ne rivendica la paternità, ma anche la Lega sta pestando i pugni perché, dopo due mandati, il nome sia espressione del Carroccio. I due partiti vogliono presentarsi uniti, per non disperdere la forza accumulata nelle ultime tornate elettorali, ma pare che né gli azzurri né i verdi vogliano cedere sulla possibilità di indicare il nome del candidato. A moltiplicare le incognite il posizionamento dell'Udc che tutti stanno rincorrendo. Nei giorni scorsi il coordinamento Pdl ha incontrato, separatamente, la Lega e l'Udc. «C'è necessità di fare chiarezza in una stagione di confusione politica - spiegano i coordinatori Pdl, Beniamino Capon e Alberto Nordio - stiamo preparando la strada, seppur preliminarmente, per un'ipotetica coalizione Pdl-Lega-Udc per vincere al primo turno forti dei dati delle regionali 2010 (60%), europee 2009 (63%), provinciali 2009 (56%) e politiche 2008 (64%). E' condivisa la consapevolezza dell'esigenza di comporre una squadra fatta di persone leali e responsabili con un candidato sindaco affidabile, preparato e aperto al dialogo». Qui però emerge il punto dolente perché nomi all'orizzonte non se ne vedono, eccetto quello dell'avvocato Giuseppe Casson (Udc) a cui però tendono la mano Pd e alleati. «Noi siamo il partito di maggioranza relativa (36.7% alle ultime regionali) - precisano i coordinatori - siamo pronti a discutere con gli alleati, ma siamo anche convinti che la generosità del nostro elettorato debba essere ricompensata, trovando il giusto equilibrio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia