Edilizia in ripresa dopo anni. Più imprese e operai al lavoro

I  dati del secondo trimestre 2019. Le imprese artigiane e industriali aprono nuovi cantieri dopo una lunga crisi. C’è un risveglio del settore che lascia ben sperare per il prossimo futuro

MESTRE. Dopo anni di crisi e numeri negativi l’edilizia torna a crescere in provincia di Venezia più che nel resto del Veneto, con numeri finalmente positivi sia per quanto riguarda le imprese artigiane del settore costruzioni che quelle industriali. Lo confermano i dati del secondo trimestre di quest’anno diffusi dall'Osservatorio regionale sul Mercato delle Costruzioni promosso dalle imprese artigiane di Edilcassa e da Unioncamere Veneto che fotografa la situazione nelle imprese artigiane che hanno e quelli della Cassa Edile che raggruppa le imprese industriali.

Son proprio queste ultime ad aver registrato tra aprile e giugno scorsi un aumento dell’occupazione (+5,16% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, delle imprese iscritte alla Cassa Edile (+2,89 %) e delle ore lavorate (+7,34%). Meno consistenti, ma pur sempre positivi dopo anni di record negativi, pure i dati relativi alle imprese edili artigiane che hanno registrato a fine giugno scorso sia un aumento degli ordini di lavoro (+ 0,8) che dell’occupazione (+1,3 %).

«Sì, c’è un risveglio del settore che lascia ben sperare per il futuro delle imprese industriali delle costruzioni – commenta il presidente dell’Ance veneziana, Giovanni Salmistrari –. Il bicchiere è ancora mezzo pieno perchè non vedevamo numeri così positivi da anni. Ora ci auguriamo che il nuovo Governo intervenga confermando gli eco bonus e le agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie».

Secondo Salmistrari a determinare l’inversione positiva sono stati proprio gli incentivi fiscali ed ecologici, ai quali si è aggiunto l’avvio dei cantieri per gli interventi nelle periferie previsti del “Patto per Venezia”. «Finalmente – commenta a sua volta Loris Pancino, segretario metropolitano della Cna Edili Venezia – anche le imprese edili artigiane possono lavorare con maggiore continuità, pur permanendo, che non vogliano affatto negare, alcune pesanti criticità come il ridotto margine di guadagno, la difficoltà ad incassare i crediti, la burocrazia ancora soffocante e le incertezze dovute a una normativa spesso farraginosa e contraddittoria».

«I dati del secondo trimestre – aggiunge – sembrano confermare, a nostro avviso, che questo inizio di ripresa avvenga proprio nella fase di avvio della legge regionale 14/2019, che stabilizza il "Piano Casa" e apre al mercato delle demolizioni e alla "rinaturalizzazione" del territorio con la creazione dei crediti edilizi». —


 

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