Ecodreaming «Andremo in corteo a casa di Cavinato»
FOSSÒ. «Andremo sotto la casa del proprietario della Ecodreaming, Fabio Cavinato, a Noventa Padovana in via Leopardi, per chiedergli di darci i soldi che ci spettano». È questa la nuova protesta che...

FOSSÒ. «Andremo sotto la casa del proprietario della Ecodreaming, Fabio Cavinato, a Noventa Padovana in via Leopardi, per chiedergli di darci i soldi che ci spettano». È questa la nuova protesta che faranno gli operai della Ecodreaming Srl, l’azienda di Fossò specializzata nella raccolta e trattamento dei Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) che versa in gravissime difficoltà. Dall’inizio della settimana, i 28 lavoratori hanno indetto uno sciopero ad oltranza, perché gli stipendi di luglio ed agosto (e ora anche di settembre con ogni probabilità) non sono ancora stati pagati. Manca da pagare pure ancora parte della tredicesima dello scorso anno.
Uno striscione ieri mattina è apparso ai cancelli della fabbrica: «Cavinato hai preso, adesso paga». «Non ne possiamo più», spiega Angelo Antonazzo della Fiom-Cgil per le Rsu, «se il proprietario Fabio Cavinato, che detiene l’85% delle quote societarie dell’azienda, non paga entro un giorno o due al massimo, i soldi andremo a chiederglieli suonando il campanello di casa. Faremo un corteo. Le nostre famiglie hanno il diritto di mangiare. Intanto il nostro sciopero proseguirà ad oltranza». Che la situazione sia pesantissima lo certificano anche Paolo Dorigo e Marco Zanotto, rispettivamente di Slai Cobas e Adl Cobas: «I lavoratori a carico dell’azienda sono 25 operai e 3 impiegate. In passato erano di più: l’azienda ha cambiato nome e proprietari tre volte nell’ultimo decennio: prima si chiamava Sira, poi era uno dei quattro stabilimenti di Stena Technoworld, multinazionale svedese del settore, dal 2013 si chiama Ecodreaming. È in corso una trattativa con un’altra azienda che si farebbe carico degli stipendi arretrati e delle liquidazioni».
Nei giorni scorsi, la proprietà ha incontrato il sindaco di Fossò, Federica Boscaro, mentre la Fiom Cgil, con il segretario Giuseppe Minto, ha annunciato un incontro in Regione il 5 ottobre con l’assessore al Lavoro Elena Donazzan. I lavoratori terranno un presidio davanti la sede della Regione per il 5 ottobre.
(a.ab.)
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